Da un articolo de Il Centro a firma della collega Antonella Formisani.
TERAMO. Le salvano la vita, quando tutto sembrava ormai irrecuperabile, con una perfetta sinergia traoncologia e chirurgia. E’ accaduto ad una donna di 69 anni a Teramo, grazie ai dottori Amedeo Pancotti, primario dell’oncologia teramana e di Paolo Cerri, chirurgo del Mazzini specializzato soprattutto su esofago e stomaco.
«La paziente aveva una neoplasia gastrica di grandi dimensioni, diffusa ai linfonodi», spiega Cerri al Centro, «prima sarebbe stata ritenuta inoperabile e quindi sottoposta a terapia palliativa con una previsione di sopravvivenza di 6-8 mesi».
«Ma ci siamo messi a lavorare insieme al caso clinico», aggiunge Pancotti, «e abbiamo praticato una chemioterapia neoadiuvante prima dell’intervento, personalizzata sulla paziente. La chemioterapia ha ridotto la massa, a tal punto da renderla operabile. Si è ridotta da quattro centimetri a uno». E così C.M. una ventina di giorni fa è stata operata da un’equipe diretta da Cerri. Le è stata praticata una gastrectomia – le è stato cioè tolto lo stomaco – e sono stati asportati i linfonodi compromessi. Ora la paziente è a casa, è stata dimessa dieci giorni dopo l’intervento. Ha passato Pasqua in famiglia, e si sta gradualmente rialimentando.
«E’ una nuova frontiera della chirurgia: è il primo caso di conversion surgery effettuato al Mazzini. Ora l’oncologo, con una terapia mirata e personalizzata, permette di operare. Con questo sistema le aspettative di vita sono ottime e la qualità di vita del paziente è buona», conclude Pancotti. I due medici sono già proiettati verso il trattamento di nuovi casi altrimenti ritenuti disperati.