Duecento ettari nel cuore della provincia chietina destinati a quattro nuove varietà di grano. Verrà presentato domani giovedi 24 ottobre alle ore 19.00 a Piazzano d’Atessa, nella sala convegni della Masseria, l’intesa tra Coldiretti Chieti e Consorzio agrario del Centro Sud per i nuovi contratti con le aziende agricole per la creazione della filiera cerealicola abruzzese. Lo scopo dell’incontro è fare il punto sulle prospettive di mercato del frumento duro e sulle opportunità di produzione in una zona tradizionalmente vocata alla produzione di colture erbacce (erba medica, favino, fava) che su almeno duecento ettari verranno sostituite, a partire dalla prossima campagna, da frumento Aureo, Svevo, Marco Aurelio e Marco Meridio da destinare alla produzione di pasta per il gruppo Barilla con particolare riferimento, relativamente alla varietà Aureo, alla linea Voiello.
All’iniziativa, saranno presenti il presidente di Coldiretti Chieti Pier Carmine Tilli e il direttore Luca Canala e i dirigenti del Consorzio agrario del Centro Sud nelle persone del direttore Fabio Colonna e del responsabile commerciale Giacomo Di Pietro.
“L’incontro sarà una occasione importante per offrire nuove opportunità per le aziende cerealicole tra cui la certezza del ritiro e un prezzo di vendita definito, ma soprattutto promuovere la produzione cerealicola italiana in linea con le esigenze di qualità di imprese e consumatori – dice il presidente di Coldiretti Chieti Pier Carmine Tilli – ma sarà un importante passo anche per il consumatore finale che potrà avere la certezza di sempre più pasta realmente made in Italy perché prodotta con grano italiano e, nella fattispecie, abruzzese. Gli accordi di filiera promossi dal Consorzio agrario Centro sud e sostenuti da Coldiretti rispecchiano infatti questa ottica per offrire una giusta remunerazione al produttore e puntare ad una trasformazione sempre più italiana”.
Soddisfatto anche il direttore generale del Consorzio Agrario Centro Sud, Fabio Colonna, per il quale “una filiera attenta e strutturata, con prodotti agricoli di qualità della nostra terra, con regole certe e trasparenti, valorizza il vero made in italy e remunera in un modo equo tutti gli attori della filiera compreso il consumatore”.