Sabato 11 e domenica 12 agosto 2018, dalle ore 15 a mezzanotte, in piazza Fosse Ardeatine a Giulianova, torna l’Infiorata dell’associazione “Colibrì Onlus” che sarà simbolo di incontro tra culture e celebrerà gli obiettivi raggiunti quest’anno in Segal dal circolo giuliese. Abili maestre infiorarici, guidate dall’estro e dalla fantasia della maestra infioratrice Barbara Monaco, insieme ai ragazzi richiedenti asilo, realizzeranno un colorato tappeto di fiori dal grande valore simbolico. <Quest’anno ci siamo evoluti dal punto di vista artistico – spiega la maestra infioratrice Barbara Monaco e responsabile degli eventi artistici del circolo “Colibrì” – seguendo una approfondita ricerca dei simboli africani. Tra questi andremo a rappresentare nel quadro dell’infiorata un baobab che, oltre ad essere l’albero considerato sacro in Senegal rappresenta anche la vita, infatti al suo interno ci sarà un ulteriore disegno che andrà a rappresentare pienamente gli obiettivi realizzati quest’anno da Colibrì a Sindia, ovvero la consegna di un ecografo per monitorare le gravidanze e una ambulanza per il presidio ospedaliero. Abbiamo voluto raccontare non solo l’impegno che da anni compie l’associazione ma anche omaggiare Giulianova che ha sostenuto e sostiene in maniera sempre più viva questa associazione, tanto che anche la città, come sempre, verrà rappresentata attraverso un suo simbolo nel quadro in un grande abbraccio di solidarietà. Il quadro di quest’anno sarà sicuramente più romantico e pieno di significato. Da tre anni, come infioratrice e mediatrice culturale del Consorzio Solidarietà Aprutina ho iniziato questo progetto di inclusione sociale ed aggregazione di questi giovani avvicinandoli alla tecnica dell’Infiorata >.
<Ricordiamo quest’anno quanto sia stato vivo lo scambio culturale tra Sindia e Giulianova – spiegano Ambra Di Pietro ed Egidio Casati del Colibrì – soprattutto attraverso i bambini e le scuole delle due realtà. Anche per questa edizione la squadra che lavorerà all’Infiorata sarà composta da maestre infioratrici e da un gruppo di ragazzi richiedenti asilo dei centri di accoglienza del Consorzio Solidarietà Aprutina di Teramo (consorzio di cooperative nato in seno alla Caritas diocesana Teramo-Atri). Questo è un progetto di inclusione sociale molto importante, affinché il Colibrì faccia la sua parte anche qui e non solo in Africa, dove da anni stiamo cercando di ridare alla popolazione dignità e nuova speranza di vita al fine di scongiurare il fenomeno dell’emigrazione>.