I nonni di Villa Alba insegneranno ai bambini delle scuole marsicane a ricamare, a cucinare e a realizzare delle bambole di pezza come si faceva un tempo. La residenza assistita della famiglia Faroni apre le porte all’alternanza scuola lavoro per animare le giornate dei 55 ospiti. Dopo aver partecipato alle feste patronali di Canistro ed essere diventati dei visitatori assidui del mercato settimanale di Civitella Roveto i nonni diventeranno insegnanti.
Grazie a un protocollo d’intesa che verrà siglato a breve, gli studenti di diversi istituti del territorio arriveranno nella struttura immersa nel verde della Valle Roveto per apprendere dagli anziani nozioni che mai troverebbero sui libri di scuola. “I laboratori sono stati da sempre un fiore all’occhiello della residenza assistita Villa Alba di Canistro”, ha spiegato la responsabile delle relazioni esterne, Daniela Stati, “ogni giorno gli ospiti della struttura hanno un bel da fare tra corsi di cucina e di lavori manuali come il chiacchierino, l’orto e poi i tornei di scacchi e le altre attività ludiche. Quest’anno abbiamo pensato di stringere di nuovo dei legami stretti con le scuole del territorio per far sì che i ragazzi possano venire da noi e apprendere dai nonni curiosità e suggerimenti su vari ambiti”.
Nella residenza assistita, una delle poche del territorio provinciale, lavorano ogni giorno cinque medici, cinque infermieri, una caposala, dieci operatori socio sanitari, due fisioterapisti e poi quattro animatori, uno psicologo e un parrucchiere. Ci sono 45 ospiti che per il soggiorno pagano una retta di mille euro per la camera doppia e mille 200 per la singola. Per le persone che hanno problemi di deambulazione sono previsti quotidianamente nella palestra corsi di riabilitazione, mentre chi ancora è autosufficiente fa delle lunghe passeggiate nel parco adiacente e cura l’orto o si occupa delle galline custodite in un angolo del parco.
Archiviate le festività estive, che alcuni hanno trascorso con i parenti pranzando tutti insieme come ogni giorno di festa nella grande sala da pranzo, si pensa già alla nuova stagione che ha in serbo molte sorprese non solo per gli ospiti assidui ma anche per chi trascorre solo qualche ora al giorno nella struttura. “Vogliamo far legare di più queste persone al territorio e far sì che possano ancora trasmettere quel sapere che solo gli anziani custodiscono”, ha concluso la Stati, “per questo stiamo già lavorando per farli partecipare attivamente agli appuntamenti autunnali del paese, come per esempio la sagra della castagna, e continuare con i corsi di pittura o di ballo che mensilmente si tengono. Questa struttura è stata concepita dalla famiglia Faroni come una grande casa immersa nel verde con stanze ampie e arredate personalmente dalle famiglie. Noi vogliamo che i nostri nonni non si sentano degli ospiti, ma dei valor