di Renato Ventresca
Acquisire una maggiore consapevolezza su ciò che sta accadendo oggi nella gestione dell’acqua è il primo passo per dare il nostro contributo alla sua salvaguardia.
Solo un uso corretto di questa preziosissima risorsa potrà garantire la sopravvivenza umana sul pianeta.
Siamo abituati ad aprire un rubinetto e a vedere che l’acqua scorre, pronta per essere utilizzata per ogni tipo di funzione.
Diventa quasi impossibile immaginare che ci sono zone nel mondo dove questa scarseggia, non solo per la carenza di infrastrutture, ma anche per la mancanza di falde acquifere, di sorgenti e di acqua piovana.
Purtroppo, nel Comune dell’ Aquila, varie fontane pubbliche non sono dotate di un rubinetto, oppure in alcune, dove manca la maniglia di chiusura, la stessa non viene nemmeno immediatamente sostituita (vedi la fontana del Viale di Collemaggio).
La fontana di Via Castello, non dotata di rubinetto con manopola di chiusura, che presenta anche una perdita all’ interno della struttura metallica e lo scarico non regolarmente funzionante, non viene sistemata adeguatamente da anni, favorendo lo spreco continuo di acqua ed anche la formazione di pericolose lastre di ghiaccio nel periodo invernale.
Pertanto, mi auguro che gli amministratori ed i responsabili comunali inizino a contraddistinguersi per la responsabilità sociale, a salvaguardia del bene più prezioso: l’acqua ed il suo territorio.