L’Aquila si raduna compatta intorno ad Adolfo Cicchetti che raccoglie 184 voti contro i 19 del secondo candidato Francesco Laurini, 4 le schede bianche.
Quasi un plebiscito per scegliere il nuovo presidente dell’Associazione provinciale dei costruttori edili.
Il Presidente vicario uscente Genesio Tullio, ha definito Laurini un vice vincitore, per segnare il clima di unità che concordemente si intende seguire in questo nuovo corso: “Non siamo in politica” ha affermato e in una realtà come la nostra l’opposizione e l’intralcio indeboliscono tutti. Per questo vanno valorizzate le idee e l’impegno di chiunque abbia voglia di mettersi in gioco, per non sprecare il nostro patrimonio di intelligenze. Solo così non ci saranno sconfitti. E a vincere veramente, ve lo assicuro, saranno tutte le imprese che all’ANCE chiedono rappresentatività forte e forza d’azione”.
Stesso spirito tra i due candidati che si sono scambiati messaggi di stima e apprezzamento e hanno rinnovato l’impegno a operare nell’interesse di tutti senza perseguire personalismi e divisioni.
A entrambi è stato riconosciuta una campagna elettorale sobria e corretta condotta con senso di responsabilità verso l’unità associativa e grande competenza.
Il neo Presidente Adolfo Cicchetti 44 anni, nonostante la sua giovane età è dirigente di lungo corso dentro l’Associazione. Ha iniziato la vita Associativa da membro del Comitato Giovani, il vivaio della futura classe dirigente degli edili, per diventarne Presidente qualche anno dopo. Ha ricoperto ruoli da Consigliere nel direttivo e nella Giunta, passato fino ad oggi alla Presidenza dell’Edilconfidi, organismo di diretta emanazione ANCE riuscendo a migliorare negli ultimi tempi le sue prestazioni.
“Lascio oggi un confidi sano e le mie dimissioni saranno immediate per lasciare spazio ad altri” ha annunciato Cicchetti.
Il neo Presidente punta sulle sue riconosciute doti di conciliazione e ascolto. Conosce molto bene la realtà ANCE anche da imprenditore in quanto occupato nell’azienda di famiglia già dai tempi del liceo. Punta ad un maggiore coinvolgimento delle imprese e a un rafforzamento dell’unità associativa per operare con maggiore forza rappresentativa verso l’esterno.
“Se sono autorevoli le imprese è forte anche la città e la ricostruzione lo ha dimostrato. Una classe imprenditoriale autorevole può farsi ascoltare in tutti i tavoli, compresi quelli nazionali. Siamo la quindicesima associazione in Italia per numeri e potenziale. I nostri interessi sono gli stessi dei cittadini: velocizzare la ricostruzione, avere regole chiare e concorrenza trasparente e sana, rilanciare lo sviluppo del territorio, sanare i guasti di una burocrazia lenta che condiziona le nostre vite e le nostre attività. Fuori dal cratere le imprese se la passano molto male con i lavori pubblici bloccati da lentezze e regole intricate. E’ necessario uno sforzo da parte dei corpi intermedi e della politica per ragionare su uno sblocco immediato dei cantieri e forme alternative di sviluppo dell’edilizia, motore trainante di 32 comparti indotti. Sarò al lavoro da lunedì su questi e altri temi molto complessi su cui opererò in sinergia con l’ottima squadra ANCE. Ringrazio tutti per l’eccezionale dimostrazione di fiducia che voglio esaudire pienamente”.
Restano in carica i componenti del Consiglio Direttivo, della Giunta, delle commissioni tematiche e di tutti gli altri organi dirigenziali.