“Le ultime mosse del Governo sulla restituzione delle tasse sospese durante il sisma 2009 tradiscono un atteggiamento a dir poco rapace verso le imprese del cratere, in pieno appoggio all’incomprensibile intransigenza dell’Unione Europea su questo tema” – E’ l’amaro commento del Presidente di ANCE L’Aquila Ettore Barattelli all’indomani della notizia della pubblicazione, nella Gazzetta Ufficiale di venerdì, del Decreto di nomina della Commissaria Calabrò. Una pubblicazione che era stata differita, secondo rassicurazioni governative, al prossimo 4 aprile per dare tempo al territorio di chiarire gli esatti contorni della vicenda nel tentativo di trovare un accordo che impedisse l’applicazione dei parametri più severi di restituzione.
E’ la seconda mossa a sorpresa, dopo la lettera scritta alle amministrazioni, nei giorni scorsi, da una Commissaria in pectore ma non ancora legittimamente operativa, per invitare ad anticipare i dati necessari alle notifiche per la restituzione delle somme presunte dall’Europa. Un invito rinnovato, questa volta in via ufficiale ed esecutiva, immediatamente dopo la pubblicazione del decreto di nomina, con ineffabile solerzia.
“Un’azione inconsueta anche questa” – sottolinea Barattelli – “che mostra il lato ostile dei burocrati che si rifiutano di guardare alla realtà di un territorio che sta combattendo con una rinascita lenta, faticosa e affatto scontata. La restituzione riguarda centinaia di imprese e professionisti oltre alle amministrazioni pubbliche locali. Si stanno colpendo a morte proprio i fulcri economici e di programmazione su cui poggiano le speranze di sviluppo futuro. Un trattamento riservato solo al sisma 2009 che non ha precedenti nei terremoti italiani. Ci sentiamo bistrattati dalle istituzioni e non comprendiamo questo controproducente accanimento” – conclude Barattelli che assicura una lunga e dura battaglia da parte delle imprese – “non ci arrendiamo, andremo fino in fondo con tutti i nostri mezzi, per difenderci da una vera ingiustizia di Stato”.