La notizia che vi riportiamo integralmente è stata pubblicata ieri su www.rainews.it:
‘OLTRE IL CARCERE’
AVEZZANO. DETENUTI AL LAVORO AL TRIBUNALE PER SCONTARE PENA
E’ quanto prevede il perfezionamento del Protocollo d’intesa siglato tra il Tribunale e il carcere della città abruzzese. Protocollo già siglato in precedenza dallo stesso Tribunale con alcuni comuni della Marsica e la Croce Rossa. I detenuti vengono utilizzati per archiviare atti e documenti, smistando posta e notifiche e facendo fotocopie.
Scontare parte della pena, lavorando per la collettività. I detenuti – oltre ad essere impiegati nella manutenzione, gestione e pulizia di siti e strutture comunali, compresi giardini, ville e parchi, potranno – da ora in poi – prestare il loro servizio presso l’istituzione che ha emesso la condanna nei loro confronti: il Tribunale. E’ quanto prevede il perfezionamento del Protocollo d’intesa siglato tra il Foro e il carcere di Avezzano. Protocallo già siglato in precedenza dallo stesso Tribunale con alcuni comuni della Marsica e la Croce Rossa. I detenuti vengono utilizzati per archiviare atti e documenti, smistando posta e notifiche e facendo fotocopie.
“E’ un modo alternativo di espiazione della pena che tende in qualche misura a ridurre i costi del mantenimento in carcere in vista del ben più consistente obiettivo di reinserimento del condannato nella vita lavorativa ed onesta” spiega il Presidente del Tribunale, Eugenio Forgillo.
Attualmente sono due le persone che dal locale carcere San Nicola, stanno ‘lavorando’ presso il foro del Capoluogo marsicano con il compito di supportare il personale di cancelleria addetto nella riorganizzazione degli archivi dell’ufficio giudiziario, “contribuendo a migliorare gli standard di efficienza, sia pure nel pieno rispetto della privacy” aggiunge il Presidente.
Presto – grazie anche alla collaborazione del Sindaco di Pescina, Stefano Iulianella, operatore dell’ambiente carcerario – sarà anche possibile il trasloco di molti documenti nell’archivio satellite dislocato presso l’ufficio del giudice di pace del comune marsicano, con conseguente ottimizzazione degli spazi. “In un prossimo futuro si potrà programmare la digitalizzazione degli atti più importanti – conclude Forgillo – contribuendo alla dematerializzazione”.