E’ passato un mese e mezzo in cui ci sono stati incontri, mobilitazioni, proteste. Ma nonostante ciò è tutto invariato: la casa che fu occupata il 4 settembre non è ancora tornata ai proprietari legittimi e coloro che vi si intrufolarono allora sono ancora lì dentro, indisturbati.
Un uomo di etnia rom insieme alla sua ragazza, peraltro incinta, si trovano all’interno dell’abitazione ed hanno addirittura chiesto l’allaccio della corrente, che gli è stata negata perché ovviamente gli inquilini non dispongono di un contratto di affitto o di un documento che ne attesti la proprietà. La casa popolare si trova a Borgo Angizia, in Via Luciano Manara ed è disabitata da diversi anni.
Dopo averla riscattata infatti, i proprietari l’avevano messa in vendita ed avevano nel contempo staccato tutte le utenze. Casa Pound si affiancò alla famiglia organizzando una manifestazione in cui, racconta uno dei familiari, “i cattivi sembravamo noi. Le forze dell’ordine, invece di stare dalla nostra parte, ci controllavano come se stessimo facendo qualcosa di sbagliato, quando invece rivendichiamo solo la casa che abbiamo acquistato con i nostri risparmi”.
Le istituzioni? C’è stato anche un incontro con il Sindaco Di Pangrazio, che però sembra non aver fatto nulla per smuovere la situazione. Tutto adesso sembrerebbe essere delle mani dei giudici, ma i tempi biblici della giurisdizione italiana non fanno presagire buone notizie.