AVEZZANO. Partito Democratico: La scadenza delle Regionali si avvicina ma si allontana la pace sociale

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

La campagna elettorale si imposta non più sui programmi, sui temi più importanti : lavoro, pensioni, welfare, immigrazione, mobilità etc. ma solo sulla calunnia e la diffamazione.

Mi riferisco alle affermazioni dei 5 Stelle abruzzesi che dichiarano di combattere la battaglia di civiltà da soli accusando la Lega a destra, ed il PD a sinistra, di mimetizzarsi rispettivamente con Forza Italia e Liste Civiche senza avere la forza di correre da soli, dimenticandosi però che lo scempio che stanno realizzando al Governo lo fanno di comune accordo con la Lega.

Si dichiara a squarciagola che in Abruzzo c’è stata solo distruzione, ma chi ha realizzato  il risanamento della Regione, con l’uscita dal Commissariamento della Sanità ed i 1000 progetti finanziati ed avviati con il Master Plan,  deve combattere proprio contro i 5 Stelle  che stavano per scippare 200 mil dal Master Plan per destinarlo al Decreto Genova.

Non c’è notizia dei rappresentanti regionali  5 Stelle  che abbiano sollevato obiezioni al Governo centrale per impedire la sottrazione dei soldi abruzzesi, anzi quei rappresentanti hanno spergiurato che in futuro si sarebbe posto rimedio. Così come in futuro si risolverà il problema dei Tribunali abruzzesi e come in futuro si risolverà il problema degli aumenti dell’A24 & A25 (aumenti posticipati a dopo le europee).

Il promettere un rimedio in futuro è tipico dei 5 Stelle.

Come l’Irpef raddoppiato agli enti di volontariato che solo in futuro sarà rivisto (forse)  o come i tanti dietrofront sulle trivelle, sugli F35 o sugli aiuti alle banche (Carige) che erano considerati come un morbo da debellare ( ILVA e TAP  sono esempi eclatanti).

Una sola preghiera mi sento di chiedere con decisione.

“Che non si esportasse in Abruzzo il modello Roma Capitale” dove, dalle elezioni del 22 Giugno 2016, l’unico risultato raggiunto dall’ inconsistenza dell’Amministrazione Raggi è il lento scivolare verso il commissariamento.

Non parlo solo delle buche dove è stato richiesto l’intervento dell’Esercito, dei pullman che continuano ad incendiarsi in serie, della malavita che imperversa, dei rifiuti che impediscono ai cittadini romani di camminare sui marciapiedi o agli scolari di entrare nelle scuole.

Parlo dell’organizzazione amministrativa inefficiente ed a rischio bancarotta.

Ricordo che anche nel 2019 l’Abruzzo ha teso una mano a Roma per il quarto anno consecutivo smaltendo 40000 tonnellate di rifiuti della Capitale. L’Abruzzo sa lavorare bene e riesce ad intervenire su un problema che i 5 Stelle dovevano risolvere già 3 anni fa.

La speranza è che non si esporti il modello 5 Stelle  di Roma Capitale che tanto disdoro sta portando all’Italia.

Il Segretario del PD di Avezzano Giovanni Ceglie

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