Un finanziamento PNRR da oltre 200 mila euro, ricompreso nella missione 5, che punta a sedimentare in città pratiche familiari di qualità, per abbattere il muro della fragilità e dell’instabilità nelle famiglie cosiddette ‘vulnerabili’. Avezzano di nuovo antesignana rispetto ad un percorso che punta al benessere di genitori e minori.
“Evitare la dolorosa separazione tra genitori e figli di nuclei familiari cosiddetti vulnerabili e fragili, mettendo da parte la misura estrema dell’allontanamento dei minori dall’abitazione d’origine, laddove si può, e decidendo di avviare un percorso diverso e curativo, che coinvolga non solo i bambini, ma anche i familiari”. Con queste parole, la consigliera comunale Alessandra Cerone, che presiede la Commissione Politiche Sociali del Comune di Avezzano, introduce l’ultima novità: è stato pubblicato giorni fa un avviso di selezione pubblica, per titoli e colloquio, rivolto a figure esperte da inserire nel gruppo territoriale di lavoro, per le misure a sostegno delle capacità genitoriali e per prevenire le vulnerabilità delle famiglie e dei bambini. Il progetto, finanziato completamente dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (ambito sociale, famiglie, comunità e terzo settore) si pone anche l’obiettivo di attuare un’azione di prevenzione nei confronti dell’istituzionalizzazione degli anziani non auto-sufficienti, ovvero creare un’alternativa valida al ricovero delle persone anziane in strutture residenziali a lungo termine, supportando le famiglie di provenienza e aiutandole a prendersi cura di familiari non più autosufficienti. “La famiglia, difatti, è la casa delle persone nel senso più onnicomprensivo del termine. Vogliamo, con tutti gli strumenti a nostra disposizione e con questo nuovo upgrade reso possibile grazie al PNRR, dare sostegno e supporto alle famiglie più vulnerabili. – spiega la consigliera Cerone – Il Comune è risultato beneficiario di 211 mila euro: fondi che verranno spesi totalmente per innovare le pratiche di intervento. I bisogni dei bambini saranno al centro di un vero e proprio cammino di tutela e di ‘guarigione’”. Il programma, relativo all’Ambito territoriale sociale n. 3 della città di Avezzano, vedrà la partecipazione anche dell’Azienda sanitaria locale numero 1, delle istituzioni scolastiche e di diversi soggetti del privato sociale, come associazioni, cooperative e onlus e rispetterà appieno la legislazione internazionale che considera il sostegno alla genitorialità come una reale strategia efficacie per arrivare a rompere “il circolo dello svantaggio sociale”, supportando nuclei familiari che si trovano a fronteggiare situazioni impegnative.
“Ai bambini vanno garantite sempre e comunque le condizioni più adeguate alla loro crescita – afferma, infine, la Cerone – e, in quest’ottica, risulta essenziale aiutare i genitori a continuare a vivere assieme ai propri figli, nel miglior modo possibile”. Il programma è rivolto a nuclei familiari con figli conviventi, aventi un’età non superiore ai 17 anni. Un focus particolare, comunque, verrà mantenuto per la fascia che va dagli zero ai 6 anni. Contrastare situazioni di povertà educativa, materiale, sociale e sanitaria sarà la filosofia di tutto il progetto.
L’esperto, il cui incarico professionale durerà 24 mesi a partire dalla data di sottoscrizione del contratto, lavorerà fianco a fianco all’equipe multidisciplinare del Comune. La domanda di partecipazione alla selezione dovrà pervenire entro e non oltre le ore 23:59 del giorno 15/11/2023, solo in formato elettronico, all’indirizzo PEC dell’Ente, ovvero: [email protected].