Stamattina il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli è stato accanto ai lavoratori dell’Oma (Officina Metalmeccanica Angelucci) durante la manifestazione di protesta che si è svolta prima sotto il Palazzo della Prefettura e poi in piazza Garibaldi.
“Sono sceso in piazza accanto ai lavoratori dell’Oma perché quella che si sta aprendo in Abruzzo è una crisi occupazionale gravissima e la politica ha il dovere di non lasciare soli questi lavoratori e le loro famiglie – commenta Blasioli -. Parliamo di 341 persone, fra Abruzzo e Toscana, che si sono trovati da un giorno all’altro senza lavoro e senza prospettive per il futuro, nonostante la presenza di commesse. Purtroppo, infatti, non stiamo combattendo solo contro il fallimento dell’Oma, ma anche contro il tempo, perché le commesse che ho citato, come ad esempio la manutenzione delle officine di Bussi e, soprattutto, quelle più corpose di Nuovo Pignone International, sono a rischio vista la sospensione delle attività lavorative. Solo questi introiti, però, e parliamo di cifre intorno ai 6/7 milioni di euro circa, garantirebbero in esercizio provvisorio almeno ulteriori sei mesi di lavoro, ma se lo stato di chiusura dovesse proseguire è evidente che queste aziende dovrebbero rivolgersi altrove e, a quel punto, la situazione sarebbe praticamente irrecuperabile.
Oggi, comunque, la mediazione è stata avviata. Alle 12 e 30 con i Sindaci di Salle, Castiglione, Pietranico e Bolognano abbiamo incontrato, insieme a una delegazione dei sindacati e dei lavoratori, il Prefetto di Pescara, la dottoressa Gerardina Basilicata, che ringrazio vivamente per la disponibilità e la sensibilità dimostrata e per la celerità con cui ha immediatamente scritto al Presidente Marsilio, al Mise, al curatore e al giudice fallimentare e al Presidente del Tribunale. E proprio del ruolo chiave del curatore fallimentare abbiamo parlato durante la riunione di oggi. Tutti comprendiamo, infatti, che il suo compito sarà fare gli interessi dei creditori e, per approvare l’esercizio provvisorio, occorreranno garanzie circa il fatto che la Oma non generi ulteriormente dei debiti. Ma sul punto siamo fiduciosi e proprio oggi il curatore riceverà la lettera del Prefetto, nella quale sottolineerà l’esigenza di celerità.
Per quanto riguarda il ruolo della politica, invece, adesso tocca a noi, a tutti noi in maniera bipartisan, organizzare un incontro, che sia al Mise o in Regione Abruzzo, fra il curatore e i rappresentanti di Nuovo Pignone International. Io ritengo fondamentale questo passaggio. A loro dovremo chiedere infatti non solo di non revocare gli affidamenti esistenti, che sono fondamentali per l’esercizio provvisorio, ma di darci garanzie sul futuro, ovvero che continueranno ad avvalersi del lavoro dell’Oma come hanno sempre fatto. Questo permetterebbe che, durante l’esercizio provvisorio, imprenditori locali si possano fare avanti per richieste di affitto dell’azienda, prima, e poi di acquisto dell’Officina Metalmeccanica Angelucci.
Quindi, chiediamo che l’amministrazione regionale solleciti questo tavolo e che gli interlocutori menzionati si siedano il prima possibile insieme. A tal proposito, ringrazio anche il senatore Luciano D’Alfonso, che sempre stamattina ha incontrato i manifestanti, insieme ai sindaci e ha assicurato loro il massimo impegno affinché la loro vertenza giunga quanto prima all’attenzione del Ministero sia per un incontro con la committente principale, sia per l’attivazione eventuale degli ammortizzatori sociali”.