Lunedì prossimo, 27 marzo a Coverciano, Sergio Pirozzi riceverà la “Panchina d’oro 2016“, premio assegnato ogni anno al miglior allenatore della stagione. Niente Conte, Allegri, Pioli o Montella. Quest’anno la merita mister Pirozzi. Ovviamente l’AIAC ha deciso di fare uno strappo alla regola, mettendo da parte il merito sportivo e valorizzando quello umano, di un uomo che la panchina ha deciso di lasciarla per “allenare la sua gente”.
Un gesto simbolico, quello del premio, che ha un valore fortissimo. “Da quel maledetto 24 agosto Pirozzi ha messo da parte il calcio – scrive la Lega Nazionale Dilettanti – per dedicarsi anima e corpo al suo popolo martoriato dal terremoto: il campionato più difficile da vincere per un condottiero senza paura come lui”. Allenatore dalle grandi prospettive, un vincente anche nel calcio, che al momento deve pensare a cose più importanti. Il suo Trastevere può aspettare.
Così ha scritto il Sergente Pirozzi sul suo profilo facebook dopo aver appreso la notizia: <<Arriva una telefonata, imprevista, inaspettata. Una voce mi dice: lunedì 27 marzo ore 10.30 a Coverciano l’AIAC ti “consegnerà la Panchina D’Oro”. La felicità mi assale, ma subito dopo la tristezza si impossessa della mia mente. Tutto questo accade a causa di un evento tragico che ha causato morte e lutti. Questa panchina la dedico alle 17mila persone che hanno sottoscritto la petizione, a Giancarlo Di Meglio e a tutte quelle persone che quotidianamente si battono per gli altri. La “Panchina” non sarà di Sergio ma di tutti voi>>.
D.D.N.