Pescina. <<In merito al Campus “Valle del Giovenco”, la posizione del Meetup Pescina 5Stelle non è di contrarietà pregiudiziale al Campus, ma di perplessità per il modo in cui è stato gestito l’iter della manifestazione d’interesse, per la carenza d’informazione e per il mancato coinvolgimento della popolazione al progetto. Una scelta per essere condivisa, deve coinvolgere un’ampia platea, corpo docenti e genitori, e tener conto degli interessi e delle prospettive future di tutti i Comuni della Marsica Orientale>>. Questa la posizione del gruppo pentastellato siloniano in merito al campus scolastico della Valle del Giovenco, in risposta a voci che erano circolate su una contrarietà a prescindere, che invece vengono smentite a gran voce, sostenendo solamente che l’iter procedurale sarebbe dovuto essere gestito diversamente e che il tutto necessitava maggior informazione.
I siloniani in seguito sono entrati nella parte tecnica della questione: <<La Delibera di Giunta Regionale n. 825/2015 confezionata dall’Assessore Di Matteo e sostenuta dal Consigliere Di Nicola – seguono i membri del Meetup – annuncia “Urbi et orbi” il gaudio per il finanziamento (in realtà è solo la partecipazione ad un concorso di finanziamento) di 2 Milioni di euro per la costruzione di scuole innovative presso il Campus “Valle del Giovenco”, in località Collarmele, in una zona imprecisata del foglio 13, adiacente alla zona Artigianale. Annuncio che immediatamente lascia disinteressati i Sindaci di Gioia dei Marsi, Lecce nei Marsi, Ortucchio, ma che infiamma la ribellione nel Comune di San Benedetto dei Marsi. Le perplessità del Meetup 5Stelle di Pescina a questa “annuncite”, scaturivano nel leggere le disposizioni contenute nell’art. 1, comma 153, della Legge 107 con quelle contrastanti presenti nella scheda d’intervento della DGR 825. La prima chiara contraddizione era la destinazione agricola e la proprietà privata dell’area individuata, mentre la legge 107 prescrive la realizzazione in un sito di proprietà del Comune. Questo avrebbe determinato l’indisponibilità del sito, con successiva variazione della destinazione d’uso ed espropriazione dei terreni>>. Quindi, secondo il Meetup 5 Stelle di Pescina, le prime incongruenze tecniche erano già riferibili all’ubicazione in un territorio sbagliato, se non per la logica baricentrica, ma sicuramente per una contrapposizione normativa.
<<La menzione nella delibera della “esigenza di favorire gli accorpamenti di edifici scolastici”, che andrebbero tutti a confluire nel nuovo Campus, ha accresciuto ulteriori perplessità, per problemi di trasporto, per assenza di servizi essenziali nella zona. Alla pubblicazione e diffusione della delibera ben 4 Comuni su 10 hanno abbandonato il progetto, Comuni che rappresentano quasi il 50 % della cosiddetta “platea di utenti” scolastici, rimanendo paladini entusiasti del progetto il Sindaco di Cerchio, di Collarmele e di Pescina, un po’ meno gli altri. A confermare il fumo propagandistico del progetto è stata poi la missiva con il successivo cambiamento dell’area d’intervento modificata ed individuata “a posteriori” nel comune di Pescina>>.
Essendo stato il 15 Ottobre 2015 il termine ultimo entro il quale le Regioni avrebbero dovuto selezionare le manifestazioni d’interesse, la domanda che il Meetup 5 Stelle pone è la seguente: “Questi ripensamenti, queste modifiche ed integrazioni postume, potrebbero determinare l’esclusione della domanda di finanziamento di € 2.000.000,00? Se ciò dovesse accadere, sarà l’ennesima occasione persa della politica locale per campanilismi, con una privazione al territorio della Marsica di risorse che voleranno in altri progetti regionali”.
<<Questo – concludono i 5 stelle pescinesi – dimostra un vecchio ed inadeguato modello di amministrare dei soliti partiti e potentati politici passati e nascenti, sempre attirati da finanziamenti e soldi da gestire ma mai attenti allo sviluppo e alle reali esigenze del territorio, dove l’unica dispersione non è quella scolastica ma quella di giovani diplomati e laureati che sono costretti ad emigrare definitivamente dalla Marsica per mancanza di possibilità di lavoro>>.