Sta facendo il giro del web e degli organi di stampa la notizia, riportata inizialmente da tutti i media locali, del verbale fatto ad una donna perché in giro con il suo cane senza i dovuti documenti. Per raccontarvela con precisione, la “padrona” era in regola con tutto quanto previsto dalla legge, ma per una mancanza delle forze dell’ordine è stata convocata presso il comando della Polizia Locale.
E’ successo in centro, ad Avezzano. Gli agenti vedono una donna a passeggio con il suo cane, si avvicinano ed iniziano a fare i dovuti controlli. Il cane ha il guinzaglio, gli agenti chiedono i sacchi per raccogliere gli escrementi e la donna li tira fuori. Alla domanda sulle generalità dell’animale, la donna fa presente che il cane è provvisto di microchip sottocutaneo, verificabile dagli agenti tramite un apposito scanner che basta avvicinare al corpo del quadrupede e che tirerà fuori tutte le informazioni necessarie. Ma la Polizia Locale non dispone di tale aggeggio, da qui l’emissione del verbale: la donna deve recarsi entro 5 giorni presso il comando con i documenti cartacei del suo cane per dimostrarne le generalità.
A questo punto, la domanda che tutti voi vi state facendo è: “In quale paese è normale una cosa del genere”? Bene, in Italia spesso lo è. Precisamente ad Avezzano, in Abruzzo, provincia de L’Aquila.