Quella dei canili è un’emergenza che non vede mai il viale del tramonto. Un problema costantemente attuale che si incunea tra il dramma delle risorse insufficienti e quello dell’aumento della popolazione canina, che in Italia, è pari a dieci milioni e, tra questi, un numero che oscilla tra il mezzo milione e le 700 mila unità sono randagi.
Tra canili pubblici e privati convenzionati, si contano 160 mila cani. Dato allarmante se si considera che molto spesso le strutture private convenzionate non riescono ad ottenere fondi per anni. Condizione questa che mette a rischio la vita di 50 mila cani, con punte in aumento durante l’estate, quando il randagismo aumenta a causa degli abbandoni.
In Abruzzo, secondo gli ultimi dati della LAV (Lega Anti Vivisezione), nei rifugi sono ospitati circa 3800 cani. Le difficoltà maggiori sono incontrate soprattutto dai canili gestiti da volontari. Questa del canile di Francavilla (CH) ne è una triste testimonianza:
“Questa
è la storia del nostro canile: era dicembre 2013 quando una chiamata
ci ha svegliati presto al mattino…”È crollato tutto correte i
cani sono sommersi dal fango!!!”.
Dopo una settimana di
pioggia torrenziale la collina di argilla sotto la quale era stato
“costruito” il canile ha ceduto.
Ci siamo precipitati
tutti noi volontari e abbiamo lanciato l’allarme qui su Facebook per
richiedere aiuto, dovevamo evacuare 156 cani di cui la metà anziani
prima possibile.
Quando siamo arrivati la situazione era
terrificante lo vedete dalle foto, i cani chiusi nei recinti sommersi
dal fango e un container crollato che schiacciava Paca, questa
cagnolona che forse dalla notte si trovava immobilizzata dalle
macerie, tutti i cani erano infreddoliti e frastornati ma stavano
bene, solo Kira una simil Breton mancava all’appello.
Dopo ore di
lavoro e mani nel fango senza mangiare, bere e cambiarci con l’aiuto
dei vigili del fuoco riuscimmo a tirare fuori Paca dalle macerie
miracolosamente illesa, con l’aiuto dei canili amici di Chieti,
Lanciano e Ortona e tantissimi di voi che offrirono stallo ai
malcapitati riuscimmo ad evacuare tutti i cani entro sera.
Purtroppo
Kira non fu mai ritrovata, rimasta spaventata e colta di sorpresa
dalla valanga ovunque tu sia sarai nei nostri cuori.
Era il 2013.
Oggi
siamo nel 2020, molti dei vostri stalli si trasformarono in adozioni,
molti cani ci hanno lasciato, altri sopravvivono come Dumbo che ha
vissuto tutto la sua vita in canile senza mai conoscere l’amore di
una famiglia, ma da allora ci occupiamo dei cani sopravvissuti in
questi anni e dei nuovi che purtroppo continuano ad essere
abbandonati ogni giorno con grande difficoltà perché non è più
stato costruito un canile comunale a Francavilla al mare.
Si avete
capito bene, abbiamo molti cani ma non abbiamo un canile, noi
volontari facciamo miracoli!!!
Li teniamo al sicuro perché non
vogliamo che finiscano in qualche canile lager convenzionato con la
regione, credeteci quelli sí sono posti orribili.
Quindi quando
ci chiedete dove stiamo, dove teniamo i nostri cani è difficilissimo
da spiegare ma sappiate che stanno cercando una famiglia perché ne
hanno davvero bisogno e diritto come ogni altra creatura al mondo.
La
giunta Luciani sa quanta pazienza abbiamo avuto in questi anni ed
ogni anno ci vengono fatte promesse…per ora dal 2013 ancora nulla.
Sostenere i volontari vuol dire sostenere il benessere di questi animali e se avete un minuto per scorrere la nostra pagina (che però era attiva su un profilo già dal 2009) vedrete quanti cani e gatti abbiamo aiutato, è per questo motivo che non perderemo mai la speranza di vederli tutti sistemati un giorno.” Grazie mille di cuore a chi ha avuto il tempo di leggere fino in fondo.
Michele Rossi