di Marco Nucci.
Marsica. Grande sdegno da parte dei due Consiglieri Provinciali di Minoranza, Felicia Mazzocchi (NCD) e Gianluca Alfonsi (FI), che, dopo la delibera del 30 aprile 2015 che vedeva lo stanziamento di 900mila euro da parte della Regione per il rifacimento della Cintarella del Fucino, non vedono ancora nessun cantiere in atto a distanza circa 5 mesi. Per chi non la conoscesse la Cintarella è una strada del Fucino che partendo da Avezzano arriva fino al Centro Spaziale Internazionale di Telespazio. Questa strada, anche se non principale, è molto frequentata sia da che deve raggiungere il Centro Spaziale e sia da chi quotidianamente lavora nei campi del Fucino. Purtroppo la storia recente della Cintarella ci ricorda le vittime di incidenti stradali che si sono verificate proprio in quella strada: nel dicembre 2012 perse la vita il 24enne Alessandro Giancarli, mentre nel gennaio 2015 fu il 51enne Marco Di Nicola a perdere la vita in quel pericoloso tratto. Di conseguenza (e purtroppo sempre solo quando avviene l’irreparabile si ricorre ai ripari) la provincia prese in atto la messa in sicurezza del tratto in considerazione. Coloro che maggiormente si sono prodigati alla causa sono proprio la Mazzocchi e Alfonsi.
A febbraio 2015, dopo vari incontri in Prefettura, dopo la visita dell’intero Consiglio Provinciale presso il Centro Spaziale Internazionale di Telespazio, che ha avuto lo scopo di mettere insieme la volontà di tutti gli Enti coinvolti, e della stessa Telespazio, di compartecipare al finanziamento dei lavori, urgenti e improrogabili per la sicurezza di tutti gli utenti, è stato approvato all’unanimità, in Consiglio Provinciale, un Ordine del Giorno che impegnava la Regione a fornire le risorse necessarie ad effettuare l’intervento di messa in sicurezza della strada denominata Cintarella. Contestualmente si sollecitava l’opportuna provincializzazione dei collegamenti stradali tra i vari comuni titolari dei vari tratti (ai sensi dell’art. 2 comma 6 sub c) del D.lgs 285 del 30 aprile 1992). Nell’aprile 2015, come già sopracitato, vennero stanziati i fondi per il rifacimento della Cintarella. Da qui in poi il caso è un po’ oscuro: la macchina dei lavori non prende piede e dalla provincia e dalla regione non perviene alcuna notizia in merito all’inizio dei lavori.
Nel giugno 2015 Felicia Mazzocchi e Gianluca Alfonsi inviano un’interrogazione urgente al Consiglio Provinciale Dell’Aquila, sul quale, dopo alcune premesse si puntualizzava “…con forte senso di responsabilità, rinnovando e sollecitando la richiesta di un immediato intervento, anche alla luce delle analisi tecnico-statistiche sull’uso e sullo stato di fatto della viabilità emerse nel corso dei vari incontri, si chiede di conoscere quali iniziative ha messo in atto l’Ente al fine di definire l’accordo con la Regione Abruzzo e la relativa definizione progettuale necessaria alla messa in sicurezza dei tratti di strada interessati per il pronto impiego delle somme già assegnate, sottolineando l’urgenza della realizzazione dell’opera che è attesa ormai da lungo tempo e che non può essere ulteriormente prorogata”. I lavori ad oggi non sono ancora partiti. A inizio settembre i due consiglieri di centro-destra fecero ulteriori dichiarazioni in merito visti il lentissimo avanzamento della messa in opera: “ Visto che la bella stagione volge al termine e con essa il tempo ideale per la realizzazione dei lavori della strada CINTARELLA che conduce al Centro Spaziale Internazionale di Telespazio, vorremmo conoscere lo stato dell’assegnazione dell’improrogabile intervento per il quale erano già state individuate le risorse. Solo per memoria, la vicenda ha purtroppo dei connotati tristemente noti e legati soprattutto alla sorte, sventurata, che ha duramente colpito, da ultimo, le famiglie Giancarli e Di Nicola che soffriranno per sempre della perdita dei propri cari in quel maledetto tratto di strada.
La buona amministrazione passa anche per la pronta realizzazione di quanto avviato col mandato precedente e soprattutto quando nessun dubbio ha mai velato la piena condivisione all’interno dell’Ente e anche della Regione. Discussioni nelle commissioni provinciali, incontri in loco, ampia partecipazione di tutti i soggetti con potere politico, delle Rsu dei lavoratori del Centro, supporto e partecipazione attiva della struttura di Telespazio – Fucino Space Centre attraverso il Dr. Riccobono, valutazioni tecniche, tutto nel segno della massima operatività e unanimità… è stato fatto tutto, ora manca solo la realizzazione, e per sapere a che punto si trova l’iter c’è di nuovo bisogno di un Consiglio Provinciale? Bene,rammentando che era stata presentata una interrogazione urgente risalente a giugno, dopo la quale non vediamo ancora segni di cantiere, rinnoviamo una ulteriore richiesta nella speranza di conoscere presto notizie positive per la necessaria realizzazione dell’opera di messa in sicurezza atta a scongiurare altri devastanti e mortali incidenti automobilistici.”
Purtroppo le acque non sono state smosse e ulteriori contestazioni sono state aggiunte contro la giunta del Presidente D’Alfonso in una lettera al Presidente Provinciale Antonio De Crescentiis: “Carissimo Presidente De Crescentiis, così non va. – dichiarano la Mazzocchi e Alfonsi – Interrogazioni e comunicati sulla CINTARELLA e ancora non si vede nulla all’orizzonte; soldi impegnati dalla precedente amministrazione (900.000 euro) per la messa in sicurezza e non si sa per quale arcano motivo, e ribadendo che la bella stagione volge al termine, ancora non spesi. Ma si vuole capire che i proclami non interessano a nessuno se non si mettono in atto i FATTI ?? o è necessario sempre ricordare l’estrema gravità di una situazione di insicurezza stradale incancrenita e che purtroppo conta vite umane perdute ? Si sta preoccupando di fare affidamenti per le ispezioni delle caldaie per 716.000 euro e non abbiamo ancora deliberato il bilancio 2015, fatto il piano neve, un minimo di programmazione per riparare sedi stradali in vista dell’inverno e tanto altro. Ancora non sono chiare le priorità, oppure le stabilisce qualcun altro al di fuori dell’Ente? Ma non basta; per il trasporto dei disabili abbiamo sempre profuso il massimo impegno, ma ora addirittura diventare il tappabuchi di una Giunta Regionale incapace che, come se la Provincia fosse la Caritas, cerca, anzi, come si legge nel decreto presidenziale, ottiene che, in deroga alla legge regionale che impone alla regione di tirare fuori i soldi di propria spettanza, la provincia si accolli l’85% della spesa (più di 700.000 euro) perché la Regione non ha i soldi ?? almeno ci fosse scritto anticipazione, no è proprio un regalo, roba da Corte dei Conti, almeno.
È questa tutta la considerazione che la Regione ha delle categorie più deboli? Non dovrebbe essere una spesa di rito che ogni anno assicura alle famiglie la tranquillità di cui hanno bisogno? Si tarda ancora a convocare Consigli provinciali, Presidente, unica sede di confronto per i consiglieri, ma continua una imperterrita attività all’impoverimento dell’Ente, ma non solo quello finanziario anche quello istituzionale di una Provincia che perde man mano la propria dignità.” La domanda è una ed una sola: QUANTO TEMPO DOBBIAMO ASPETTARE PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLA CINTARELLA PRIMA CHE QUALCUN ALTRO CI RIMETTA LA VITA?