CELANO. “Con noi o contro di noi”, questo l’aut aut che i rappresentanti del comitato “Acqua Cara” – Tonino Subrani, Dante Marcanio, Sandro Stornelli, Sergio Luccitti, Angelo Contestabile, Michele Baliva, Luigi Vizoca – , che si batte per togliere le reti idriche di Celano al CAM, lancia all’amministrazione comunale.
Dal comitato cittadino, rispondendo ad alcune polemiche di qualche giorno fa, precisano che non era loro intenzione criticare l’assenza del sindaco Settimio Santilli, che era giustamente impegnato altrove (a Teramo per incontro dei Sindaci sulla questione terremoto ndr), inoltre fanno presente che la decisione di incontrare l’amministrazione era stata presa all’improvviso, quindi senza alcun appuntamento preventivo.
Detto questo però puntualizzano: “Non abbiamo ben capito da che parte stia l’Amministrazione comunale, che dice di supportarci in questa vicenda, ma poi di fatto non procede con le azioni della delibera votata all’unanimità dal consiglio comunale lo scorso 18 novembre”. Dal comitato spiegano che delle sei proposte possibili per risolvere la controversia, l’esecutivo sta cercando di perseguire solo l’istanza di fallimento del CAM.
“Precisiamo che nella suddetta delibera è prevista la richiesta di ampliamento dei confini del Parco Regionale includendovi solamente la sorgente e non il centro abitato”, proseguono. “Ricordiamo inoltre, che il nostro comitato è apartitico, la nostra battaglia è sociale e non politica, se qualche oppositore la usa a proprio vantaggio non è colpa nostra. Sembra quasi che l’amministrazione stia mostrando i muscoli contro di noi, invece che contro chi aumenta le bollette in maniera scellerata, chi non depura le acque, chi non fa investimenti, chi emette fatture fino a 500.000 € verso lo stesso Comune per il pagamento dell’acqua delle fontane pubbliche, chi non paga i debiti e usa toni ricattatori nei confronti degli utenti. Siamo ancora in attesa della convocazione che l’Amministrazione ci ha promesso il 4 gennaio nell’incontro ristretto avvenuto al Comune, riguardo al mandato che essa stessa ha affidato ad uno studio legale della capitale per avviare un procedimento di risoluzione della convenzione con il CAM. Ci aspettavamo poi – proseguono gli esponenti del movimento – che nell’articolo di risposta che il Sindaco ha inviato a diversi organi di stampa, fosse spiegato ai cittadini cosa nello specifico l’Amministrazione intende fare dopo l’eventuale fallimento del CAM. Chi subentrerà nella gestione della rete? Il Comune? Una nuova società pubblica? O qualcuno ha intenzione di disattendere la volontà degli italiani (referendum) svendendo la sorgente dei S.S. Martiri ai privati? Per il momento tutto tace. Noi ribadiamo di essere a fianco dell’Amministrazione, ma l’Amministrazione dimostri con fatti concreti di essere al fianco dei cittadini di Celano”.
Redazione ilfaro24.it