Quando si parla di disabilità non si può scherzare o prendere sottogamba il problema, anzi vanno usate tutte le cautele possibili per agire con correttezza, determinazione e concretezza. La disabilità è anche un problema sociale e le istituzioni devono impegnarsi a fondo per garantire la continuità dei programmi di sussidiarietà al fine di assicurare alle famiglie un futuro sereno e di qualità per i loro figli.
Il Sindaco di Celano, ing. Settimio Santilli, in questo modo interviene a proposito dell’appello lanciato ai Sindaci della Marsica relativamente alla situazione della Casa Famiglia “Dopo di noi” di Tagliacozzo, di proprietà dell’Anffas di Avezzano.
“Per i motivi suddetti – prosegue il Sindaco Santilli – mi sento di accogliere con estrema sollecitudine l’invito rivolto ai Sindaci e alle istituzioni da parte della Casa Famiglia Dopo di noi di Tagliacozzo. Fin da subito non posso fare altro che assicurare ogni forma di collaborazione, forte e marcata, affinché la struttura che, come evidenziato nella nota diffusa dalla stessa associazione ospita ben 8 persone con disabilità, possa continuare a garantire tutte le iniziative e le forme di sostegno necessarie alle famiglie ed ai loro figli. Come Sindaco, e come persona sensibile e civile, mi adopererò nei tempi e nei modi dovuti per scongiurare il rischio, paventato dalla stessa Associazione, di perdere una buona opportunità e quindi, la mia Amministrazione si adopererà nel contribuire alla proposta di una progettualità che possa consentire di accedere a contributi necessari al mantenimento della struttura di volontariato”.
Anche la consigliera comunale Maria Antonietta Zaurrini, delegata alle politiche sociali, al pari del Sindaco Santilli, si sente di esprimere la massima solidarietà e collaborazione: “le problematiche riguardanti le disabilità sono innumerevoli. In primo luogo occorre tenere in considerazione i grandi sacrifici che compiono quotidianamente le famiglie. Se non ci fossero strutture adeguate e competenti per lo sarebbe veramente difficile gestire un problema di grande portata. E’ importante, perciò, consentire a chi già opera da anni in questo delicato settore di proseguire, con una certa tranquillità, nella loro preziosa ed insostituibile opera di sostegno”.