RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
La vicenda del tentativo dell’Amministrazione Di Primio di vendere una delle tre farmacie comunali è la prova ulteriore, tra gli innumerevoli accadimenti quotidiani, della inevitabilità della produzione di nefandezze da parte di una borghesia stracciona e fascista che per coprire una voragine di bilancio (di certo non prodotta dagli ultimi e dai lavoratori), ritiene di doverlo fare a danno della parte più debole della popolazione teatina.
Infatti, è noto che le Farmacie comunali sono nate per agevolare economicamente l’accesso alle cure per chi possiede meno. Il processo di svendita (infatti si vende un’attività al costo dell’incasso di un solo anno di esercizio), promuoverà l’ingordigia dei privati, che come tutte le privatizzazioni di questi anni, rafforzerà la piramidale disuguaglianza tra ricchi e poveri in una comunità già flagellata da decenni di cannibalismo fascioborghese.
Inoltre è da capire quale sarà il destino dei lavoratori della farmacia che verrà svenduta.
Invitiamo tutta la popolazione alla più acuta ribellione contro il Sindaco, la sua amministrazione e buona parte delle false opposizioni che quand’erano al governo della Città hanno contribuito in maniera significativa alla mala gestione della cosa pubblica.
Tuttavia riteniamo che tale vicenda sia un inevitabile episodio fisiologico di un sistema borghese e capitalista che fallisce quotidianamente sotto gli occhi di migliaia di persone inermi.
Solo il Socialismo potrà spezzare la logica di sistema che porta oggi quattro famiglie ad avere il reddito di tre miliardi e settecento milioni di uomini e donne, soffocati, umiliati, soggiogati da un sistema che fa del profitto e della mortificazione umana la propria ragion d’essere.
Lottiamo per il Socialismo, affinché nel mondo, partendo dal nostro territorio, si riesca ad ottenere la gratuità della sanità, dell’accesso ai farmaci che oggi il Sindaco Di Primio vorrebbe ulteriormente ridurre.