Tutti hanno un parente meno fortunato che si cerca di aiutare, ma l’ingratitudine mostrata da un 30enne verso un lontano cugino che lo stava sostenendo ha dell’incredibile.
Si è da sempre rilevato un ragazzo problematico, qualche precedente penale del passato gli crea difficoltà nel cercare lavoro e quindi vive arrangiandosi.
Un giorno decide di chiedere a un lontano parente che ha una azienda agricola, un prestito di 50 euro, che l’uomo molto generosamente gli accorda. Appena due giorni dopo però l’imprenditore si accorge di un grosso ammanco di pollame dal proprio allevamento: sono spariti 35 pulcini e nel pollaio trova solo un’anatra. Quando va a visionare le immagini di videosorveglianza non crede ai suoi occhi: il pomeriggio precedente, dopo la sua uscita dall’azienda si vede il cugino entrare nel pollaio, e dopo circa dieci minuti, uscire ed allontanarsi con due grossi cartoni sulle spalle.
La delusione è totale e l’imprenditore affronta il ragazzo, che in un primo momento nega, ma poi conferma di essere il ladro e chiede scusa, ottenendo in cambio il perdono e la promessa di non denunciare. Il problema è che i Carabinieri di Casalincontrada avevano effettuato il sopralluogo per il furto e acquisito il filmato delle telecamere, per cui è stato denunciato in stato di libertà per furto aggravato.