La giornalista e scrittrice abruzzese Alina Di Mattia si aggiudica il “Premio letterario internazionale 18 maggio“ promosso dall’associazione nazionale “Vittime delle Marocchinate” e patrocinato dal Comune di Pontecorvo (RM).
L’iniziativa è nata per incentivare la ricerca storica, promuovere, raccogliere, esaminare, valutare e premiare gli autori che raccontano i fatti e gli avvenimenti accaduti durante i conflitti mondiali. Il titolo “18 maggio” fa riferimento alla data nella quale viene celebrata, da due anni, la giornata nazionale in memoria delle donne e degli uomini italiani di tutte le età che furono vittime degli efferati stupri di gruppo e sevizie perpetrate dalle truppe coloniali francesi, durante le operazioni militari nell’ambito della Seconda guerra mondiale. Una vergognosa pagina rimossa per decenni dai libri di storia e che oggi viene finalmente ricordata per rendere giustizia alle migliaia di vittime di un periodo tragico della nostra epoca.
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La cerimonia si proclamazione dei vincitori del premio collegato alla “Celebrazione della giornata nazionale per le vittime delle marocchinate” si è svolta presso il palazzo municipale di Pontecorvo. Per la sezione “Prima guerra mondiale” ha vinto Massimo Porcelli con “Mia indimenticabile consorte“. Per la sezione “Seconda guerra mondiale” la vittoria è andata a Marco Mattioli con “Bombe, siluri e sparvieri”. La nostra corregionale Alina Di Mattia, conquista il premio nella categoria “Opere e racconti brevi della Prima guerra mondiale” con il racconto “Tonce’, ultimo atto”, inserito nell’antologia Ignoto Militi di Idrovolante Edizioni.
Assegnati anche il premio della sezione extra poesia a EmanuelFatello con “Salvo d’Acquisto” e il premio sezione extra fotografia a Enrico Quattrini con “Vite strappate“, oltre a tre riconoscimenti speciali fuori concorso a Massimo Lucioli e Davide Sabatini con “La ciociara e le altre“, Silvano Olmi con “Non solo la ciociara” ed Emiliano Ciotti con “Le Marocchinate“. Vincitore del “Premio letterario 2022” è stato invece Massimo Lucioli con “1945 Germania anno zero“.