Parrucchieri Ed Estetiste Delle Marsica Si Appellano Alla Regione
Abbiamo da subito contestato e definito incomprensibili le disposizioni contenute nel Dpcm del 2 marzo, relativamente alle zone rosse, che hanno confermato la chiusura dei centri estetici e revocato l’autorizzazione all’apertura dei saloni di acconciatura, concessa dai precedenti decreti. Sappiamo bene, attaccano Filiberto Figliolini, Responsabile nazionale di Confesercenti per il settore dell’Acconciatura ed Arianna Pulsoni, Presidente del Settore Estetica per Confesercenti Immagine e Benessere Abruzzo, che il nostro settore, come molti altri d’altronde, si è dotato di tutte le garanzie necessarie per riaprire saloni di acconciatura e centri estetici nella massima sicurezza, sostenendo spese non indifferenti e rispettando le più rigorose norme e procedure igienico-sanitarie. Nei precedenti Dpcm ci consentivano di restare aperti perché eravamo riconosciuti un servizio essenziale alla persona, e di fatto nelle nostre attività non ci sono assembramenti, tant’è che è sotto gli occhi di tutti che i saloni di acconciatura e centri estetici, in tutti questi mesi, non abbiano certo rappresentato una fonte di contagio. Eppure sono cambiate le regole… non riusciamo a comprendere che differenza c’è tra la zona rossa dei mesi scorsi e la zona rossa di oggi. Ora da lunedì 12 aprile, Avezzano e gran parte della Marsica è in zona rossa e le nostre attività sono di nuovo chiuse.
Ci rivolgiamo, con una duplice richiesta alla Regione:
1. facciamo appello al governo regionale affinché in sede di conferenza Stato-Regioni, si faccia portavoce col governo centrale per arrivare, al più presto, alla cancellazione dal testo del Dpcm del provvedimento di chiusura per queste attività, consentendone lo svolgimento anche nelle zone rosse, a tutela sia della salute dei cittadini che dell’economia del settore, entrambe queste cose messe a repentaglio dal dilagare dell’abusivismo;
2. chiediamo a Marsilio di non prorogare la zona rossa, ma di consentire a tutte le imprese d’Abruzzo di riprendere le attività, in sicurezza e nel pieno rispetto delle normative anti contagio previste nelle zone arancioni.
Procrastinare ulteriormente la chiusura delle nostre attività, concludono i rappresentanti di Confesercenti Immagine e Benessere, rappresenterebbe una condanna a morte per molte imprese del settore. Abbiamo parlato ed ascoltato molto la categoria in questi mesi, registriamo molta insofferenza ed abbiamo ragione di credere che, una nuova sospensione delle attività, porterà tutti noi parrucchieri, estetiste e barbieri a scendere in piazza, per far valere le nostre ragioni: le nostre attività sono sicure, rispettiamo tutti i protocolli anti-Covid e vogliamo lavorare.