CONSIGLIO COMUNALE, IL GRUPPO “MONTORIO 5 STELLE” ATTACCA: C’È STATA UNA FINTA FIDUCIA

Dopo mesi di tira e molla finalmente si è svolto il Consiglio Comunale, dopo sollecitazione prefettizia.

Come al solito è stato un Consiglio fuori dai normali canoni, questo purtroppo si ripete sempre da quando si è insediata questa amministrazione multicolore.

Dopo le voci che paventavano una caduta della maggioranza il Consiglio era gremito di Cittadini e l’attesa era davvero tanta. Non stiamo qui a raccontare i fatti accaduti durante la seduta, ma alla fine molti hanno avuto la sensazione che tutto fosse andato per il meglio, visto che è stato approvato il Bilancio Consuntivo. Purtroppo non è così! La fiducia per il Sindaco, all’atto pratico, non c’è stata e anzi è accaduto il contrario. C’è stata una finta fiducia.

L’abbandono della sala consigliare da parte dei Consiglieri Valleriani, Nibid e Colangeli, a suo tempo fuoriusciti dalla maggioranza ed entrati nel Gruppo Misto, ha lasciato da solo il Sindaco a discutere le mozioni delle opposizioni.

Dopo tale abbandono infatti il Sindaco è stato costretto ad “implorare” più volte il Consigliere Di Marcantonio, a suo tempo “cacciato” dalla maggioranza e anche lui confluito nel Gruppo Misto, di dargli fiducia nel voto delle mozioni per non andare sotto. Insomma il Sindaco è stato lasciato solo in balia delle opposizioni tanto che alla fine ha deciso di abbandonare l’aula Consigliare senza discutere le ultime due mozioni previste nell’ordine del giorno.

La sensazione che si ha è che non si è di fronte ad un “gruppo”, o ad una “squadra”, ma che si è di fronte a tanti “solisti” che suonano ognuno la propria musica per i propri scopi, più o meno politici. Solisti che ogni tanto “stonano” per far notare che l’orchestra non suona senza di loro.

E’ palesemente visibile il comportamento disconnesso e in disaccordo dei componenti di questa amministrazione multicolore a tal punto da non produrre nessuna azione incisiva sulle problematiche del comune.

Insomma un’alleanza tenuta insieme dalla paura di perdere quel poco che si ha, o che si potrebbe ottenere, a livello politico personale.

A nostro avviso questi sono i risultati quando ci si presenta con candidati raccattati velocemente senza un minimo di coesione di gruppo, senza nessun denominatore comune, ma messi insieme solo dalla sete di potere e poltrone.

Speriamo che Montorio non debba pagarne le conseguenze.

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