Zingaretti apre i cordoni della borsa della Regione Lazio e azzera il pesante debito accumulato con il Cam per la fornitura di acqua al Cicolano: l’Ente laziale, dopo un lungo tira e molla con il Consorzio Acquedottistico Marsicano, -fornitore di acqua in sub-concessione ai Comuni di Borgorose, Collalto Sabino, Collegiove, Fiamignano, Marcetelli, Nespolo, Pescorocchiano, Petrella Salto e Camerata Nuova- ha finalmente pagato l’ultima tranche del vecchio debito ammontante a 2milioni e 200 mila euro.
Una salutare boccata d’ossigeno per la società di gestione del ciclo idrico della Marsica destinata a pagare i fornitori di energia elettrica e a ridurre il peso del debito accumulato nelle precedenti gestioni. L’epilogo della vicenda premia e rafforza il laborioso lavoro della nuova governance del Cam, (Presidente, Paola Attili; Amministratore delegato, Giuseppe Venturini; Consigliere di gestione, Armando Floris) mirato a riordinare e risanare il Consorzio dell’acqua in linea con le direttive del consiglio di sorveglianza presieduto dal socio di maggioranza relativa, il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio.
Attili, Venturini e Floris non nascondono la soddisfazione per un risultato che suona anche come un avvertimento per la folta platea di morosi, utenti abusivi e irregolari dell’acqua finiti decisamente nel mirino del Cam: tutti devono pagare per il servizio ricevuto per un elementare principio di equità e giustizia sociale. “I fondi recuperati dalla Regione Lazio”, spiegano i componenti del Consiglio di gestione, “ci consentiranno di agire in due direzioni: pagare i fornitori di energia elettrica per evitare la crescita del prezzo e ridurre ancora un po’ il debito della società per la prima volta in discesa”.
Il Cam, quindi, spinge decisamente sull’acceleratore del risanamento: e i primi segnali, bilancio consuntivo approvato dal Consiglio di Gestione (debito in calo per la prima volta e utili