CORONAVIRUS. INCHIESTE E POLEMICHE SU MOLTE RSA IN ITALIA

Che diverse strutture le quali ospitavano anziani (RSA), sparse lungo tutto il territorio nazionale, non erano idonee o addirittura carenti di molti servizi che invece dovevamo  avere, lo si era capito già da qualche anno.

Un quadro venuto fuori grazie ai tanti interventi delle forze dell’Ordine, tra questi i NAS dei Carabinieri, che in più occasioni sono stati chiamati ad intervenire per chiudere realtà a dir poco inadeguate a svolgere il ruolo per cui erano nate.

Denunce e sanzioni che, da appena iniziata l’emergenza del Coronavirus, hanno fatto temere per i tanti anziani anziani ricoverati.

I carabinieri avevano evidenziato un sistema fragile, le cui tante, troppe contraddizioni sarebbero scoppiate durante la prima tempesta, arrivata con questa epidemia.

Emergenza che provocato un numero sproporzionato di morti all’interno di queste strutture dove il virus è entrato e si è diffuso con troppa facilità. Una serie impressionante di decessi, in tutta Italia, la cui drammatica conta ancora oggi non è terminata.

Tante le inchieste aperte da diverse procure, da Veneto, Lombardia alla Sicilia, la magistratura vuole vederci chiaro e ci si augura che da queste inchieste possano venire provvedimenti importanti che eliminino di fatto quelle strutture inadeguate e mettano davanti alle proprie responsabilità chi avrebbe dovuto tutelare gli anziani ed invece non lo ha fatto.

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