l’obiettivo finale è trovare un’intesa per la proprietà e la gestione del sito. Si punta a renderlo visitabile tutto l’anno
Un tavolo di lavoro polifonico e allargato a più Enti, finalizzato a rendere fruibili tutto l’anno i meravigliosi
Cunicoli di Claudio, simbolo di storia, genio, territorio e rivalsa sociale, che insieme all’Incile sono opere uniche nel loro genere per la sfida idraulica che hanno rappresentato nel mondo e nella storia dell’umanità. I siti, infatti, saranno oggetto di un’apertura sperimentale, il prossimo 23 settembre, e di un nuovo protocollo d’intesa che punta alla valorizzazione e alla completa fruizione turistica.
Ieri pomeriggio, gli amministratori di Avezzano e di Capistrello, (erano presenti il consigliere Alessandro Pierleoni e il sindaco Francesco Ciciotti) , assieme all’architetto Cristina Collettini, Soprintendente per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le quattro province abruzzesi, al commissario Danilo Tarquini e al direttore Abramo Bonaldi del Consorzio di Bonifica Ovest e al sindaco di Capistrello Ciciotti, al dirigente regionale Massimo Verrecchia, hanno effettuato un nuovo sopralluogo tecnico al cunicolo del Ferrara, al cunicolo Maggiore e al Parco dell’Incile. Il confronto – promosso da Pierleoni e Verrecchia- è stato incentrato sul tema non più procrastinabile della riapertura definitiva. Hanno preso parte al sopralluogo anche l’archeologa Emanuela Ceccaroni, funzionaria della Soprintendenza, gli assistenti alla fruizione del Ministero della Cultura Fabrizio Petroni, Mario Scognamiglio e Angelo Carpine e il dirigente Roberto Laurenzi, del Comune di Avezzano.
È il sindaco della città, Giovanni Di Pangrazio, a riannodare le fila degli ultimi tre anni di lavoro costante. “Il sito dei Cunicoli, patrimonio di assoluta unicità della nostra terra, è stato per lungo tempo oggetto di contenzioso per la gestione e la proprietà. L’incontro di oggi, positivo e proattivo, ci ha permesso di mettere finalmente un punto decisivo alla questione. Abbiamo – continua il primo cittadino – dimostrato unità di intenti e univocità sulla meta finale, che è la completa fruizione di un sito invidiatoci da tutto il mondo. Per noi, la riapertura con annessa fruizione turistica è un pilastro fondamentale e qualificante del nostro programma amministrativo”. La strada indicata oggi, che verrà percorsa per step funzionali e propedeutici e che porterà alla completa fruizione del parco archeologico dei Cunicoli, sarà quella di sottoscrivere un nuovo accordo di programma, che verrà studiato nelle prossime settimane. “Oggi è stato dato un segnale forte alla comunità. Sperimenteremo una gestione condivisa a fine mese. – ha detto la Soprintendente per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le quattro province d’Abruzzo – L’opera idraulica della Marsica, assieme al Porto Imperiale di Claudio e Traiano di Ostia Antica e alla Cascata delle Marmore, rappresentano opere idrauliche romane di grande maestria ed ingegno, a controllo e regimentazione rispettivamente delle acque lacustri, marittime e fluviali che hanno le potenzialità per afre sistema anche nell’ottica di un riconoscimento quale patrimonio dell’umanità da parte dell’UNESCO. Pertanto, non è più procrastinabile la definizione di regole puntuali per la fruizione di aree che, per la loro monumentalità, ancora oggi svolgono una funzione attiva nella piana del Fucino. Questa prima intesa può essere lo strumento di avvio di un percorso complesso ma altamente stimolante”.
Al sopralluogo, è stato presente il consigliere regionale Massimo Verrecchia, che ha sposato appieno la linea che è emersa. “I Cunicoli – ha detto – vengono ricordati, storicamente, come la grande sfida dell’imperatore romano, che aveva lanciato l’ambizioso progetto, davvero imponente e geniale per l’epoca, di prosciugare una distesa d’acqua di oltre centocinquanta chilometri quadrati. – Oggi abbiamo affrontato l’aspetto turistico del bene.
Abbiamo in animo, come territorio, la forte necessità di far visitare questo sito in totale sicurezza, assumendoci una responsabilità condivisa. Quel che è certo, è che questo patrimonio non deve essere più disperso in questo modo; non si deve perdere tempo ulteriore. Ogni ente deve fare la sua parte, smussando eventuali rigidità”.
Oggi pomeriggio, la soprintendente ha prima preso visione delle carte d’archivio conservate presso gli uffici della sede provinciale dell’Aquila e, poi, ha effettuato il sopralluogo. Sarà il 23 settembre prossimo la prima data sperimentale e spartiacque per una gestione condivisa del sito: il Consorzio di Bonifica, la Soprintendenza e il Comune gestiranno assieme, ognuno per le proprie competenze ma in totale sinergia, le visite guidate in occasione delle Giornate europee del patrimonio. Dopo quella data, l’architetto Collettini convocherà nuovamente gli Enti per chiarire in maniera definitiva il nodo legato alla proprietà del sito. Il protocollo, una volta condiviso e sottoscritto, sarà finalizzato alla predisposizione e alla pubblicazione di un bando pubblico per la gestione del sito archeologico, da affidare a soggetti terzi che presentino, però, specifici requisiti.
“Il Comune, alla luce dell’efficiente lavoro portato avanti in questi anni dall’assessore Patrizia Gallese, che ringrazio per l’abnegazione, ed ora continuato dall’assessore Cipollone, – ha specificato il consigliere comunale Alessandro Pierleoni, che ha seguito i vari passaggi – si propone di centrare un duplice obiettivo: da un lato, la sfida a breve termine di far diventare i Cunicoli di Claudio il sito più visitato in Abruzzo nell’arco del 2024 con effetto moltiplicatore anche per lo sviluppo dell’Aia dei Musei, e dall’altro, il maxi-progetto volano per il territorio, ovvero candidare il bene archeologico come patrimonio dell’Unesco, perché ha tutte le caratteristiche per poter essere una vera torcia storico-culturale accesa in Abruzzo e nel mondo”.