Il futuro appartiene ai figli migliori della nostra regione
La campagna elettorale in corso in Abruzzo, alla quale partecipo come candidato nella Lista civica LEGNINI PRESIDENTE, evidenzia il tema della mancanza di lavoro, un problema che affligge la mia generazione come tantissimi cittadini della mia regione. Studiare, laurearsi, specializzarsi per fare cosa? Rimanere a spasso, vivere di speranza forse o fuggire via? Sono le domande che sentiamo farci in mille incontri in questi giorni. Rispondo innanzitutto con la nostra Carta costituzionale che recita sempre all’articolo 1 che “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. Il lavoro è e resta nel nostro Paese un diritto essenziale, come l’ossigeno, l’acqua, il cibo, la salute… e i diritti sono centrali in una comunità nazionale che vuol dirsi sana. Da giovane ingegnere informatico mi ritengo sicuramente più fortunato di altri perchè il mio settore è ai primi posti nell’offerta di lavoro ma questo non vuol dire nulla. Siamo tutti vittime di un sistema antiquato che va totalmente ricostruito. Non voglio più credere a chi recita la solita frase “In Abruzzo non c’è nessuna opportunità”.
Ho 22 anni e sono perfettamente consapevole che senza lavoro non c’è ricchezza sociale e si da spazio a delinquenza e infiltrazioni criminali che non appartengono ai nostri territori e alla nostra storia. Se non c’è lavoro non c’è pace, non c’è cultura e non si realizzano i nostri sogni. Si vive nell’inferno e nella disperazione. Senza lavoro si perde la dignità di esseri umani. Il diritto del lavoro che troppo spesso viene trasformato in uno slogan, in realtà deve essere l’obiettivo concreto da perseguire per autentica politica democratica, la vera grande conquista che la mia generazione deve porre in atto.
Da giovane amministratore di una piccola comunità dell’Abruzzo interno della Valle Peligna ho avuto modo di toccare con mano tanti casi di disoccupazione. Ne traggo una riflessione: l’esodo all’estero di tanti giovani italiani non si arresta perchè non si progetta un futuro per loro. Noi giovani siamo schiacciati dalla mancanza di idee innovative, che possano mettere in sinergia i cervelli piu fervidi, in collaborazione con le istituzioni territoriali e le Università locali. Voglio dire ad alta voce basta essere presi in giro dai soliti noti, da chi tiene i giovani fuori della porta per poterne decidere liberamente e impunemente il futuro. Le opportunità nascono da chi le genera e da un territorio che le accoglie. Il nostro impegno deve essere dedicato alla nostra terra, affinchè non venga abbandonata e dilaniata da interessi esterni. Possiamo farlo, dobbiamo farlo, ora, per tornare a guardare il futuro.
Mi hanno chiesto cosa ne penso del reddito di cittadinanza? La mia risposta è che non servirà a nulla perchè è una falsa promessa e non ci sarà possibilità di dare soldi e sostegno a tutti i disoccupati abruzzesi. Un tempo si aveva rispetto della condizione dei più deboli e la propaganda elettorale veniva tenuta fuori dalle disgrazie quotidiane dei cittadini. Oggi no, in questo mondo al contrario nel quale Salvini e Di Maio ci propinano continuamente la sciagura che diventa spettacolo anzichè compassione, dobbiamo tornare a guardare l’altro in faccia e tendergli una mano. La sua è una disgrazia da curare con la forza della Comunità, non un modo su cui fare carriera e clientela.
Ai sussidi vanno affiancati supporti concreti alle idee innovative e ai progetti di rilievo che ognuno di noi può mettere in campo. L’Abruzzo deve tornare a generare posti di lavoro nell’alta tecnologia, nella sostenibilità, nelle energie rinnovabili, nella tutela dell’ambiente, nel turismo di qualità, nelle aree protette e parchi nazionali ecc. Abbiamo una ricchezza straordinaria in fatto di bellezze naturali. Depauperare queste ricchezze significa eliminare potenziali posti lavoro. Impensabile tornare alle classiche fabbriche di un tempo. Il mondo è cambiato, la sensibilità è nuova, abbiamo bisogno di convogliare nel nostro Abruzzo interno creatività e investimenti intelligenti nel rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini,e la politica deve prendere in seria considerazione questo percorso da attuare. L’innovazione e lo sviluppo sostenibile saranno il mio e nostro impegno assoluto nei prossimi anni.
L’Abruzzo può creare grandi opportunità lavorative ma è fondamentale puntare sul nostro Patrimonio comune e sullo spirito positivo di TUTTI gli ABRUZZESI migliori.
Il nostro futuro ha radici antiche, profondamente connesse con la Storia, il Patrimonio, la Civiltà di noi Abruzzesi. Diamoci da fare. E’ tempo di agire !