“Dare immediata attuazione alla risoluzione sulla messa in sicurezza delle dighe del lago di Campotosto senza perdere nemmeno un minuto di tempo”. Questa la richiesta del Consigliere regionale del M5S, Riccardo Mercante, che ha così proseguito: “Su cosa potrebbe accadere nel caso in cui un forte sisma si localizzasse proprio sotto il lago, ancora oggi, non c’è nessuna certezza tanto che ho ritenuto necessario, dopo il terremoto dello scorso 24 agosto, presentare immediatamente una risoluzione per chiedere alla Regione di intervenire una volta per tutte verificando l’effettiva capacità di resistenza delle dighe e di eventuali terrapieni ma, soprattutto, predisponendo un sistema di allarme che, in caso di pericolo, possa informare tempestivamente i Comuni interessati dal rischio esondazione. Purtroppo, nonostante la risoluzione sia stata approvata all’unanimità in Consiglio il 13 dicembre scorso, ad essa non è stato dato ancora seguito. Un fatto gravissimo visto quanto accaduto nei mesi scorsi e, soprattutto, quanto sta accadendo in questi giorni in cui il maltempo e le nuove scosse stanno aumentando considerevolmente i rischi.
Proprio perché non è assolutamente possibile prevedere una catastrofe naturale – ha continuato Mercante – e proprio perché non c’è, ancora, nessuna certezza su cosa potrebbe accadere alle dighe, è necessario garantire la massima sicurezza al territorio ed ai cittadini. Non a caso la Commissione Grandi Rischi ha ricordato la tragedia del Vajont che deve esserci più che mai di esempio, visto che, anche in quel caso si minimizzò il rischio, provocando così una catastrofe immane che avrebbe potuto benissimo essere evitata. Anche in questo caso non si devono creare allarmismi esagerati ma neppure sottovalutare il pericolo ed una corretta attività di prevenzione, in questo senso, ritengo sia la soluzione migliore.
Per questo – ha concluso Mercante – chiedo alla Regione di non dormire sugli allori e di non affidarsi ciecamente alle rassicurazioni dell’Enel. Intervenire prima, mettendo in atto le opportune misure precauzionali, è l’unico modo che abbiamo per evitare che si ripetano nuovamente tragedie come quella del Vajont o quella che ci ha colpiti duramente in questi giorni di Rigopiano”.