I dirigenti della Giunta regionale denunciano in un documento la grave situazione della macchina amministrativa regionale ed il processo di assoggettamento degli uffici regionali ad obiettivi spartitori e di potere di qualche alto burocrate. Secondo il sindacato autonomo dei dirigenti e direttivi (DIRER-Fedirets) , riunitosi il 15 maggio all’Aquila per esaminare la riorganizzazione degli uffici regionali in corso in questi giorni, si sta partendo con nel modo sbagliato “non si comincia dai piedi, ma dalla testa, se si vuol seguire un percorso logico e virtuoso.” Causa del “malcontento” è la decisione della Giunta regionale di approvare la delibera denominata “C.C.N.L. – Funzioni Locali del 21/05/2018. Disciplina dell’Area delle posizioni organizzative. Criteri per il conferimento, la revoca e le graduazioni delle PO” con la quale attribuisce un “peso economico” selettivo alle incombenze dei funzionari. L’errore secondo la DIRER- Fedirets è che in Regione Abruzzo manca ancora la riorganizzazione delle posizioni dirigenziali, dalle quali si sarebbe dovuto partire, per seguire, poi a cascata, con quelle dei funzionari, secondo una visione strategica ed organica dell’intera struttura. Ma ancor più grave, è che la graduazione è stata fatta male, in tempi troppo ristretti, non soppesa l’effettivo lavoro svolto ed il cursus honorem dei dipendenti e sconta immotivate disparità di trattamento che non premiano le professionalità, le competenze e le funzioni, secondo criteri di bravura e competenza. Come se ciò non bastasse, a causa della ristrettezza delle risorse disponibili, rimarranno scoperti posti strategici col rischio di interruzione di importanti attività. E’ evidente che errate differenziazioni economiche minano alla base il benessere organizzativo dell’Ente, alimentano i conflitti e demotivano il personale, facendo carta straccia delle capacità e del merito. Il Sindacato avverte che gli effetti ricadranno deleteri sui bisogni dei cittadini ai quali l’Ente pubblico deve dare risposte etiche, efficienti, efficaci e veloci.
I dirigenti chiedono, dunque, al presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, di rivedere tutta la procedura per la graduazione degli uffici e di avviare una vera riorganizzazione delle strutture della Giunta secondo visione strategica di lunga durata e con una migliore distribuzione delle risorse umane e finanziarie, programmando anche l’assunzione di nuovo personale, in vista dei pensionamenti per quota 100.
I dirigenti vogliono essere parte attiva del processo di cambiamento, difendono con forza e determinazione l’alto valore della funzione del dipendente pubblico, nel comune obiettivo di modernizzare l’amministrazione per il miglioramento generale delle condizioni dell’Abruzzo e si dichiarano disponibili a proporre soluzioni organizzative condivise. Per questo chiedono un incontro con il presidente Marsilio e con tutta la Giunta.