“Il centro sinistra in Regione non ascolta gli armatori, compromette la città di Pescara per i prossimi 20 anni e lo fa con una forzatura della Presidenza del consiglio regionale. E’ così che viene approvato il Piano regolatore Portuale per Pescara: una serie di procedure irregolare, documenti non consegnati né in commissione né in consiglio regionale e una forzatura senza precedenti”.
Questo, secondo i pentastellati abruzzesi, il motivo del duro scontro avvenuto oggi in consiglio regionale tra Domenico Pettinari e il presidente Giuseppe Di Pangrazio. Sono volate parole grosse che si sono concluse con una ghigliottina agli emendamenti del M5S.
“Ci hanno impedito di lavorare in commissione perché non ci hanno consegnato nient’altro che una delibera di Giunta. Oggi in consiglio con una forzatura avallata dalla Segreteria di Presidenza ci hanno impedito anche di discutere gli emendamenti. Questa Giunta si è marchiata di un atto forzoso senza precedenti” sostengono dal M5S abruzzese.
“Hanno approvato un provvedimento violando diverse norme: mancanza parere consiglio superiore lavori pubblici, mancanza del rispetto della norma che istituisce l’autorità di sistema portuale, all’interno del quale doveva essere calato il piano regolatore portuale”.
Poi l’attacco: “Fate passare le singole opere dalla commissione di impatto ambientale (VIA) senza avere una valutazione dell’opera complessiva. E’ questo il modo di agire di questa Giunta? Sicuramente non è quello che vuole il M5S e non è neanche quello che vogliono gli armatori che hanno presentato un progetto alternativo a questo, che sin dall’inizio, ha dimostrato maggiore fattibilità sia sotto il punto di vista dei costi che dal punto di vista della sostenibilità”.
Redazione ilfaro24.it