ELEZIONI AVEZZANO 6 DOMANDE A ROBERTO FIOCCA CANDIDATO CON CASCIERE SINDACO

– Cosa l’ha spinta a presentare la sua candidatura in queste elezioni amministrative?

Sono Avezzanese di nascita e vivo questa città quotidianamente. L’ho vista spegnersi anno dopo anno,mentre le amministrazioni che si susseguivano erano sempre più orientate ai propri interessi che al benessere della città. Intraprendere una scelta simile,cioè candidarsi come consigliere comunale,in un momento non particolarmente lineare e limpido del panorama politico,potrebbe sembrare un azzardo, ma l’amore che nutro per la mia città, ed una compagine elettorale onesta,brillante e seria, mi ha spinto a fare questa scelta.
– Perché ha scelto di candidarsi con Leonardo Casciere?

Ho avuto l’opportunità di poter raffrontare programmi e persone. Non sono nato ieri,leggere tra le righe e soprattutto conoscere le persone,mi ha aiutato a scegliere senza ombra di dubbio il candidato Leonardo Casciere. La bontà del suo programma,gli interventi previsti,lo sganciarsi dagli attuali e clientelari aspetti politici,le idee chiare sul da farsi e come farlo,sono stati medicina per le mie spente speranze sulla vita della mia città. Non dimentichiamo gli slogan “Scacciamo i mercanti dal tempio” chiaro riferimento a chi,utilizzando la propria posizione di dominio,ha orientato scelte e decisioni solo al mero interesse personale, proprio e dei suoi accoliti; e poi “ Senza Padroni”, la sintesi della libertà da ogni condizionamento e di riferire solo ed esclusivamente agli avezzanesi,veri ed unici “padroni” della città
– Secondo Lei quali sono le priorità da affrontare per la città di Avezzano?

Far rinascere Avezzano non sarà una cosa facile. La città stessa rappresenta una priorità sotto ogni aspetto. E’ difficile stabilire o pianificare da dove  si potrebbe cominciare. Possiamo pensare alla situazione del  commercio oppure della sicurezza (degli edifici pubblici e quella più semplicemente definita pubblica) , della pulizia, della viabilità, della pedonalizzazione,del lavoro che non si crea (ma in questo periodo si promette a piene mani), dell’aspetto sociale per i meno ed  i diversamente abili,per gli anziani,per le case di riposo,per le famiglie indigenti,per il verde pubblico e di ogni altra cosa che può venire in mente e  che Avezzano meriterebbe ma non ha. Sono solo alcune delle priorità. Chi andrà al governo della città dovrà fare una scelta: o mettere mano (come recita il nostro programma) seriamente per risolvere i problemi che sono tanti ,oppure , continuare una stagione di proclami e bugie mentre tutto intorno continua a crollare.


– Come giudica l’operato dell’ Amministrazione uscente ?

Assolutamente insoddisfacente. In generale un tirare a campare. Non mi viene in mente niente che sia stato fatto da questa Amministrazione di propria iniziativa,niente di importante ,voglio dire. Le cose fatte  sono state fatte perché c’era l’obbligo di doverle fare. Ad esempio per  la sistemazione delle scuole, (tanto sbandierate dall’amministrazione), sono stati stanziati dei fondi dal governo centrale che ha detto ai sindaci: “ecco i soldi, sistemate le scuole o ricostruitele”. Quindi fatto per dovere, non perché era una priorità cittadina stabilita. Ad Avezzano,in campagna elettorale, se compi il tuo dovere ti danno anche un premio (che nessuno ha mai sentito nominare) ma che viene pubblicizzato come una vittoria del primo cittadino in carica e non come un assolvimento di un obbligo al quale non poteva sottrarsi. La spoliazione incessante e continua del nostro presidio ospedaliero,sempre meno funzionale alle esigenze di Avezzano e della Marsica, al Tribunale che è ancora qui non per intervento dell’attuale amministrazione,ma perché rientrando in un decreto relativo al terremoto,ha ricevuto una proroga alla chiusura. Mi fermo, anche perché non mi viene in mente niente di buono , a parte inaugurazioni,vernissage,parate, re- inaugurazioni ed una sottile propaganda di carattere famigliare in vista di prossimi appuntamenti elettorali.

– Quale sarà l’argomento sul quale focalizzerà la sua campagna elettorale?

Non esiste un argomento preciso, le problematiche da affrontare sono molte e diverse. Il nostro impegno sarà per Avezzano e per le sue frazioni, volto a dare  un miglioramento della vita in generale e quotidiana  in particolare, ad una presenza completa e disponibile, ad ascoltare, affrontare e risolvere insieme ai cittadini i problemi quotidiani. Nello specifico la mia campagna elettorale, insieme alla mia partner presente con me nella lista “Senza Padroni” ,Federica Dellapasqua ,è orientata verso il sociale. Squarciare il velo che da anni copre situazioni gravi che vedono ad esempio famiglie di figli diversamente abili, che lottano quotidianamente per garantire a  loro gli stessi diritti che più agevolmente ricevono solo persone definite “normali” e che cozzano contro quelle istituzioni che a parte qualche discorso di circostanza o pacca sulla spalla, dimenticano dopo qualche secondo le difficoltà di questa gente. Ecco questo era un esempio,ma noi non vogliamo più sentir parlare di problemi,è arrivato il tempo di risolverli.

 

– Come valuta il clima pre-elettorale che si sta respirando in città?

Il clima elettorale lo trovo particolarmente acceso, a tratti addirittura infimo,con scontri e insulti da quattro soldi tra una fazione e l’altra. Io prediligo la dialettica, anche se spesso capita di dover sostenere dei discorsi in termini elementari , perché ci sono persone, che non sono in condizione di comprendere o rappresentare un concetto e vanno inerpicandosi su sentieri idiomatici che non gli appartengono ( parlo di certuni candidati) e chiosano con il loro “tanto vinciamo noi”,In linea di massima si poteva pretendere di più dai candidati,ma si è scelta la quantità a causa di un cinico conteggio matematico,alla qualità, che comunque, ovunque essa si trovi, sarà solo un vantaggio per i cittadini. Il prossimo 11 giugno, le elettrici e gli elettori di Avezzano e delle sue frazioni,avranno la possibilità di compiere una scelta importante  che potrà portare da subito giovamento e rinascita per il nostro paese, oppure, legarci a titolo definitivo ad un appiattimento e decadenza da cui sarà poi impossibile rialzarsi.

 

 

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