Continua il lavoro del tavolo tecnico regionale permanente per la protezione delle colture e degli allevamenti dalla fauna selvatica, convocato dall’assessore ai Parchi e alle riserve Lorenzo Berardinetti, di concerto con l’assessore all’Agricoltura Dino Pepe. “L’obiettivo”, ha precisato Berardinetti, “è quello di condividere una linea di azione comune, efficace ad arginare il fenomeno legato alla gestione ed al contenimento del cinghiale all’interno delle aree protette”. A tal proposito l’assessore ha illustrato i punti salienti della bozza di protocollo d’intesa, per la filiera delle carni da cinghiale, predisposta tenendo conto delle esigenze sia dei territori che delle categorie e popolazioni locali interessate che delle attuali emergenze con specifico riferimento al mondo agricolo che maggiormente subisce i danni alle culture e purtroppo dai sempre più frequenti incidenti stradali causati dalla specie. I componenti del tavolo tecnico, i rappresentanti del parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, del Parco Regionale Velino Sirente, di Legambiente, del Wwf di Ambiente e/è Vita, della polizia provinciale dell’Aquila e il presidente della commissione agricoltura regionale, Antonio Innaurato, hanno condiviso gli obiettivi contenuti nella redazione della bozza d’Intesa. Inoltre hanno evidenziato che, il fine ultimo del contenimento della popolazione di cinghiale all’interno delle aree protette, non dovrà assolutamente alterare gli equilibri degli ecosistemi presenti, unitamente alla salvaguardia e tutela della biodiversità. “Discorso specifico riguarda le tecniche di cattura che saranno affidate a gabbie, chiusini e specifici recinti”, ha evidenziato l’assessore ai Parchi, “pertanto, per rendere condivisibile e funzionale il Protocollo d’Intesa, si è convenuto che tutti i soggetti coinvolti, esaminata nel dettaglio la bozza, proporranno eventuali osservazioni ed emendamenti. All’esito di tale esame, provvederò a riconvocare a stretto giro il tavolo tecnico per la definitiva approvazione del documento”.