Continua la tensione tra amministrazione comunale e Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, e testimone dell’Olocausto. Dopo aver fatto gaffe su gaffe e imbarazzanti marce indietro, in merito alla proposta sull’assegnazione della cittadinanza onoraria alla senatrice Segre, il comune di Pescara diserta incredibilmente l’appuntamento di oggi, 10 dicembre a Milano, dove circa 600 sindaci o loro rappresentanti, con fascia tricolore, manifesteranno con un corteo al fianco e insieme a Liliana Segre, per esprimergli sostegno, affetto e vicinanza.
“L’odio non ha futuro”, cosi recita lo slogan della manifestazione. È fondamentale esprimere solidarietà alla senatrice, e far sentire l’appoggio incondizionato di tutte le istituzioni de paese. Dopo quello che è accaduto a Pescara, anche in virtù del suo risalto a livello nazionale, l’amministrazione comunale sarebbe dovuta essere in prima fila insieme agli altri sindaci e rappresentanti delle istituzioni locali.
L’iniziativa è organizzata dal comune di Milano, dall’Anci, dall’Ali (Autonomie locali italiane), e Upi (Unione Province Italiane).
A Pescara si continua a mettere sotto il tappeto e trattare con indifferenza il clima d’odio crescente nei confronti di una delle ultime superstiti alla più grande tragedia del secolo scorso.
Testimonianza e racconti, quella
della Segre, sempre più uniche, soprattutto ora, dopo la morte di Piero
Terracina. Un atteggiamento da parte dell’amministrazione, indifendibile
e solitario, dato che oggi a
Milano ci saranno anche importanti sindaci
di centrodestra, come
quello di Cagliari, Paolo Truzzu, Claudio Scajola di Imperia, o come il leghista Mario Conte, primo cittadino di Treviso.
A testimonianza di come difendere Liliana Segre e condannare odio e indifferenza, sia un dovere morale che non può essere assolutamente strumentalizzato dalla politica.
Il capogruppo della lista Sclocco Sindaco Mirko Frattarelli