GIOIELLI IN VETRINA: INTERVISTA A MICHAEL D’ERAMO DELL’AVEZZANO

E’ nato ad Archi il 13 agosto del 1999, ha solamente 19 anni ma dei colpi da grande calciatore. Quest’anno, nel suo nuovo ruolo da esterno sinistro, sta dando grande qualità offensiva all’Avezzano di mister Federico Giampaolo, grazie alla quale ha attirato l’attenzione di club importanti come Lecce e Salernitana.

Stiamo parlando del giovane Michael D’Eramo, passato tra le giovanili del Vicenza per poi approdare tra le fila biancoverdi, dove sta vivendo il sogno di giocarsi i playoff per accedere alla Serie C.

Michael, assistito da Tiziano Lauducci, si presenta come un ragazzo schietto, semplice, umile. Quando commette qualche errore (di gioventù) è sempre pronto ad ammetterlo e prendersi le sue responsabilità. Ha tanta voglia di divertirsi giocando a calcio ed ha tutte le carte in regola per fare bene.

 

Michael, due domeniche fa hai realizzato un gol di pregevole fattura. Molti altri l’avrebbero messa a terra prima di calciare, tu hai trovato il coraggio e la coordinazione giusta per battere inesorabilmente il portiere con un tiro al volo. E’ stato il tuo gol più bello fin’ora oppure ne ricordi altri altrettanto belli?

Sì, penso sia stato il gol più bello che abbia realizzato, non solamente per la mia esecuzione ma per tutta l’azione, dal cambio gioco di Pellecchia alla palla al bacio che mi ha restituito Cerone.

 

Domenica scorsa è arrivato un pari a Monticelli, sono due punti mancati?

No, penso sia un punto guadagnato perché ci permette comunque di continuare una serie di risultati positivi, dato che sono giornate che non perdiamo e, come si suol dire, quando non si può vincere non bisogna perdere.

 

Michael, sei approdato ad Avezzano dopo aver fatto anche un esperienza a Vicenza. Quest’anno sei tra i migliori giovani della categoria. Il ruolo di esterno sinistro è quello dove riesci ad esprimerti al meglio?

Sì, mi trovo molto bene in questo nuovo ruolo, posso giocare più vicino alla porta e riesco ad esprimere al meglio le mie qualità.

 

A chi devi le tue qualità calcistiche? C’è qualche allenatore che ti ha dato qualcosa in più degli altri?

Tutti gli allenatori che ho avuto mi hanno dato qualcosa che porterò sempre con me, ma in particolare mi sento di ringraziare il mister Pino Tortora che l’anno scorso mi ha dato fiducia facendomi giocare quasi tutte le partite. Senza di lui forse oggi non starei qui. Inoltre, devo dire grazie anche al mister Giampaolo che mi ha messo in questo nuovo ruolo in cui mi trovo molto bene, anche perché  da lui posso imparare molto dato che spesso lo ha ricoperto lui stesso da giocatore.

 

Contro la Vastese hai giocato una grande gara, condita da un bellissimo gol ed una, forse ingenua, espulsione. C’è rammarico da parte tua?

Il rammarico è tanto, sia per aver lasciato la squadra in 10 sia per non aver potuto disputare la partita contro il Monticelli a causa della squalifica.

 

Ci sono dei compagni con i quali hai legato di più rispetto ad altri? Chi sono?

Stiamo tutti bene insieme perché siamo davvero un grande gruppo, siamo tutti fratelli! Quelli con cui ho legato di più sono Menna, Scutti e D’Ambrosio perché siamo a casa insieme e passo più tempo con loro, quindi c’è un feeling maggiore.

 

Domenica arriva la Vis Pesaro, reduce da una sconfitta ma seconda in classifica. Come pensate di arginare la loro forza? State pensando più a come bloccare le loro manovre oppure cercate di lavorare maggiormente sulle vostre potenzialità?

Loro sono una squadra forte e verranno qui sicuramente per vincere, ma anche noi abbiamo voglia di riscatto quindi penso che ci prepareremo al meglio per portare a casa i 3 punti.

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A cura di Domenico Di Natale

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