Gli immigrati sfrattati di Montesilvano: “Non siamo delinquenti. Stiamo dormendo in spiaggia”

«La casa è di chi la abita, tutti vicino ai fratelli senegalesi». Recita così uno striscione sul lungomare di Montesilvano, casa ormai delle decine di africani, per lo più senegalesi, sfrattati dai palazzi di via Ariosto a Montesilvano, il ghetto in cui, ormai da troppo tempo, si verificavano episodi di spaccio, contraffazione e micro-criminalità in genere. I residenti protestavano da anni, il sindaco Francesco Maragno, dopo mesi di preavviso agli africani, ha deciso per lo sfratto a causa della non più sostenibile situazione.

Stanno dormendo in spiaggia, si lavano in mare e non hanno più indumenti. Una situazione drammatica, come riporta Il Centro in un articolo della collega Cinzia Cordesco, la quale ha raccolto le dichiarazioni degli sfrattati: «Non siamo delinquenti, molti di noi sono nati in via Ariosto, Montesilvano è la nostra città. Ma gli amministratori ci hanno buttato per strada e adesso che facciamo? Dormiamo tutti in spiaggia la notte, ci laviamo facendoci il bagno in mare e da una settimana indossiamo gli stessi vestiti perché i nostri indumenti sono rimasti dentro gli appartamenti».

 

Redazione ilfaro24.it

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