Di Pangrazio “”Negli ultimi 15 anni un vero e proprio esodo che ha indebolito la macchina amministrativa. Finalmente si riparte con energie nuove per rafforzare l’organico”
Il comune di Avezzano torna ad assumere dopo anni di uscite per pensionamenti e turnover che hanno indebolito la macchina amministrativa.
L’atto che sancisce una vera e propria inversione di tendenza sta nell’approvazione del PIAO, il Piano integrato per l’attività e l’organizzazione, che inquadra i fabbisogni e gli ingressi.
Per il triennio 2023/25 il programma dei reclutamenti dell’amministrazione comunale mette nero su bianco la cifra di 35 assunzioni. Obiettivo, rafforzare la capacità amministrativa, migliorare la qualità dei servizi ai cittadini e realizzare gli obiettivi di mandato ma soprattutto fermare un’emorragia che, a livello nazionale, ha colpito in primis e paradossalmente, proprio i comuni.
“Negli ultimi 15 anni – spiega il sindaco Giovanni Di Pangrazio – il Comune di Avezzano ha perso moltissimi dipendenti. Siamo lontani dalle necessità che dovrebbero vedere in organico quasi 400 dipendenti. Ad oggi ne abbiamo solo 180.
È paradossale se pensiamo, solo per fare un esempio, che l’attuazione principale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è nelle mani dei sindaci. Abbiamo bisogno di nuove leve e di invertire la tendenza con persone motivate e orgogliose di far parte della P.A. perché la qualità della macchina amministrativa è fondamentale per lo sviluppo del territorio”.
Recentemente anche il Ministro della Pubblica amministrazione Alberto Zangrillo ha ricordato che “dal 2008, anno della crisi finanziaria globale, vi è stato un depauperamento del personale nel campo pubblico” parlando di comuni a corto di personale e carenze di figure del 35% con punte, in alcuni casi, del 50%.
Per questo è fondamentale la boccata di ossigeno che arriva dai fondi che l’amministrazione ha appostato proprio per i nuovi ingressi sotto la regia del Dirigente Luca Montanari che sostituisce il dott. Claudio Paciotti, attualmente in ferie e prossimo alla pensione.
È stato approvato, infatti, dalla Giunta il nuovo piano assunzioni dell’Ente, immediatamente operativo. Un piano che prevede un rafforzamento strutturale della pianta organica degli uffici, inserendo unità in quasi tutti i settori. I reclutamenti riguarderanno operatori, funzionari amministrativi e tecnici a tempo pieno, istruttori amministrativi e contabili ma anche agenti di polizia locale e dirigenti. Anche sul fronte dei dirigenti, l’ente necessita di un significativo intervento, considerate le recenti uscite per pensionamenti e quelle ormai imminenti.
“Negli ultimi quattro anni – afferma ancora il sindaco – abbiamo perso circa 100 unità. Ora, finalmente, si riparte. Siamo riusciti a sbloccare una vicenda vitale per il futuro dell’Ente, studiando e approvando una mappa del fabbisogno del personale precisa e centrata, che riguarderà le annualità 2023, 2024 e 2025. Il piano di assunzioni che presentiamo non solo è necessario, ma anche molto ambizioso”.
Due i sì incassati per l’operatività immediata del piano: sono arrivati nelle scorse settimane gli OK della Ragioneria, dal Collegio dei revisori dei Conti e dall’Organismo Indipendente di Valutazione. I fondi per il nuovo piano assunzioni, dopo la cartina al tornasole del rendiconto 2022, approvato a fine aprile dal Consiglio, arrivano in buona parte direttamente dalle casse comunali. Per alcune figure specializzate e per l’inserimento di assistenti sociali, invece, verranno stanziate le risorse del PNRR e altri fondi extra-comunali. “Abbiamo lavorato tanto per concretizzare un piano che rispondesse perfettamente ai reali fabbisogni dell’Ente, in modo da renderlo più funzionale, più operativo e soprattutto più veloce”, avverte il sindaco. “Ora andremo – conclude- avanti spediti con la copertura dei ruoli rimasti vuoti; c’è da aggiungere che i tempi burocratici per le assunzioni, purtroppo, sono lunghi, ma l’obiettivo primario resta quello di rinfoltire la pianta organica prima di perdere altre figure. Sicuramente riusciremo a portare avanti tutto in tempi celeri”.