La notte tra il 16 e il 17 luglio 1999, la Banca di Roma all’interno del Palazzo di Giustizia di Piazzale Clodio, viene presa d’assalto da un commando di otto cassettari, a capo della banda c’è Massimo Carminati. Il caveau più sorvegliato d’Italia viene saccheggiato in tutta tranquillità: non scatta il doppio sistema di allarme, non viene vengono tranciati lucchetti, non viene sparato neanche un colpo di pistola.
Il piano è stato studiato alla perfezione: sono stati corrotti almeno quattro carabinieri che permettono ai malviventi di entrare senza dover passare i controlli di sicurezza. La mente e il cuore dell’operazione, Massimo Carminati interpretato nella ricostruzione dall’attore abruzzese Corrado Oddi, non è un cassettaro qualunque, è un esponente della destra estrema e nel caveau si muove con disinvoltura seguendo passo passo la lista scritta a penna che tiene in mano. Magistrati, avvocati, funzionari: sono nomi importanti della Roma che conta, coinvolti con alcuni dei più oscuri misteri d’Italia. Carminati non cerca soldi o gioielli, il suo obiettivo sono i documenti contenuti in quelle 147 cassette di sicurezza con i quali ricatta parti importanti dello Stato. Da quel giorno diventa un vero e proprio intoccabile e nasce la vicenda che è passata alla storia come “Mafia Capitale”. Il furto del secolo – La genesi di “Mafia Capitale”, andrà andrà in onda martedì 17 dicembre alle ore 22 sul canale 119 di Sky e, in contemporanea, su History, una coproduzione Nonpanic e Briciola.tv. L’attore Corrado Oddi è stato scelto dal regista Alessandro Tresa per una sorprendente somiglianza con il personaggio Carminati. Il docufilm integrato da una ricostruzione di fiction vede l’attore Oddi in un ruolo “particolarissimo e dalle mille sfaccettature” – così da lui stesso definito: è riuscito a portare sul piccolo schermo lo sguardo di un personaggio controverso dal quale non traspare, a volte, nessuna emozione , quasi un uomo di ghiaccio. Altra prova d’attore quella di Oddi per il ruolo di Carminati, che in precedenza si era espressa nei personaggi quali Maffeo Bellicini de “Il Clan dei Marsigliesi” e di Giovanni Falcone in “Giovanni Falcone c’era una volta a Palermo”.