Nella splendida cornice del Parco Majella, presso il Centro Polivalente della Badia, il 27 agosto si è svolto il Goodbye Summer Fest dei ragazzi dell’Orto Loco, evento pensato e organizzato dalla Società Cooperativa Sociale Horizon Servicedi Sulmona e dai ragazzi “Insuperabili” del Progetto Badia per congedarsi dall’estate con allegria e raccontare di attività laboratoriali, creative e ricreative.
E’ stata davvero una bella speciale festa di fine estate quella del 27 di agosto, organizzata dalla Società Cooperativa Sociale Horizon Service e dai ragazzi “Insuperabili” del Progetto Badia per mettere in mostra i bellissimi giochi in legno, oggetti di artigianato da loro stessi realizzati durante il laboratorio di falegnameria, dove approfittare per vendere al miglior offerente i freschi e colorati prodotti ortofrutticoli di un ”Orto Loco” curato con pazienza seguendo i consigli del contadino esperto e, ancora, per raccontare a tutti di quanto fosse buono quel formaggio fresco prodotto con le proprie mani e, come si dice, da ultimo ma non ultimo, per cogliere l’occasione per servire cibo di qualità a chilometro zero, menù dolce e salato preparato a 18 mani e condito di sottofondo di musica rigorosamente dal vivo.
Si può dire che una banda speciale composta da educatori e 10 ragazzi diversamente abili, i ragazzi “Insuperabili” dell’Orto Loco, ha realizzato tutto ciò sapientemente coordinati da Rosaria D’Agostino, sempre dietro le quinte e mai in vetrina, che spiega «questi momenti rappresentano impagabili occasioni di socializzazione e inclusione sociale con ricadute positive sulla loro autostima. L’intento principale è quello di stimolare la consapevolezza delle proprie capacità, favorire l’acquisizione di competenze funzionali al soddisfacimento dei propri bisogni primari attraverso la sperimentazione di attività di produzione artigianale e attività volte al potenziamento dell’autonomia personale quali appunto possono essere la cura e manutenzione degli spazi abitativi, la preparazione dei pasti, la cura di un piccolo orto sino alla produzione di semplici manufatti in legno magari da rivendere per autofinanziare altre attività. Continueremo le attività anche durante la stagione autunnale ed invernale. Siamo a disposizione di chi vuole partecipare o avere maggiori informazioni. Il sogno è l’integrazione lavorativa. Noi ci crediamo e c’impegniamo per questo.»
Una bella sfida insomma quella dell’inclusione lavorativa dei disabili: nel 3° numero del «Diario della transizione» del Censissi legge che “Oltre l’età scolastica, gli adulti Down e autistici scompaiono. Hanno infatti pochissime opportunità di inserimento sociale e di esercizio del loro diritto alle pari opportunità. Nel mondo del lavoro l’inclusione è inesistente. Ha un lavoro solo il 31,4% delle persone Down over 24 anni. I disabili adulti quindi rimangono in carico alla responsabilità delle loro famiglie, con sostegni istituzionali limitati basati solo su supporti economici”.