“L’unica cosa irricevibile in questa vicenda sono le osservazioni di chi ha consumato inutilmente il tempo del proprio potere, nulla facendo per risolvere una questione che si basa sui bisogni primari delle persone e che si trascina da tempo. Sospiri interviene per la seconda volta e impropriamente sui lavoratori di Attiva (la prima volta durante l’ultimo Consiglio regionale tenutosi a Pescara), lanciando temi e accuse inqualificabili per un ex amministratore della città, attualmente in Regione. Il consigliere mostra di non aver contezza né delle problematiche legate alla gestione del verde e della manutenzione della città, né dei numeri relativi ai lavoratori necessari per agire in quel senso, come ha peraltro dimostrato nei cinque anni di governo, durante i quali ha fatto lui sì orecchie da mercante sulla soluzione delle problematiche che oggi vedono accampati in piazza Italia i lavoratori di Attiva. Anzi, in quegli anni il numero dei precari avvicendatisi nella società è cresciuto a dismisura superando di diverse unità le cifre indicate nella nota di accusa verso di noi.
Da capogruppo allora aveva tutto il potere di agire, anche solo recependo le indicazioni che ripetutamente la minoranza dava all’assessore e al sindaco su come bloccare quel mercato di forze lavoro e operare per risolvere il problema. Ma era più semplice e conveniente fare orecchie da mercante, malgrado ci fosse un accordo sindacale del 2008 in virtù del quale furono assunti a tempo indeterminato 15 lavoratori precari e avviati i meccanismi di stabilizzazione per gli altri lavoratori precari e/o interinali non appena ci fossero state le condizioni. Un accordo, questo, che il consigliere Sospiri, il suo sindaco e l’assessore di competenza negli anni in cui sono stati classe dirigente e quando il contesto normativo di riferimento ancora lo consentiva potevano riprendere e invece no!
Chi punta il dito contro di noi non lo ha mosso nemmeno sugli scranni del Consiglio Comunale e Regionale durante l’iter della legge regionale che nelle assunzioni ha equiparato gli Enti partecipati alle Pubbliche Amministrazioni controllanti e che oggi purtroppo ci impedisce di applicare quell’accordo: eppure lui durante gli anni di governo del centrodestra alla Regione aveva tempo di applicare quel concorso o trovare altre modalità perché non si arrivasse alla situazione di oggi. Disattenzione? Probabile, visto che oggi la pratica che gli riesce meglio è quella di scaricare ossessivamente le colpe su chi è arrivato dopo e che in ogni caso si è posto il problema della stabilizzazione dei lavoratori, bandendo un concorso pubblico.
Che cosa mi si rimprovera? Che cosa avrei potuto fare e non ho fatto? Magari passare le soluzioni la sera prima, telefonando ad ognuno dei precari che ambivano a vincerlo? Se è questo l’addebito, confesso di non averlo fatto. E mai lo farò, posto che mi creerebbe grave imbarazzo continuare a frequentare i luoghi dell’amministrazione dopo essere stato rinviato a giudizio per aver tentato di pilotare un concorso.
Così da settimane, e a dispetto di ciò che il consigliere Sospiri pensae dice, stiamo cercando di individuare una proposta normativamente e finanziariamente sostenibile per definire finalmente un percorso che possa approdare all’assunzione degli interinali di Attiva. Quando ci arriveremo, e io lo spero davvero perché non stiamo lasciando intentata nessuna via per risolvere la questione, il consigliere Sospiri dovrà chiedere scusa per le parole violente e volgari che utilizza verso il sottoscritto e verso questa Amministrazione in tutte le sue esternazioni e riflettere piuttosto sui danni fatti e lasciati a Pescara durante il suo governo, che non sono pochi, a partire dall’eredità finanziaria”.