In relazione ai recenti articoli diffusi dai media locali, relativi ad una possibile truffa nei confronti della ASL di Pescara, quale parte offesa , nell’ambito di fatti riscontrati dalla Guardia di Finanza di Pescara, avente per oggetto i servizi concernenti i cosiddetti “trasporti secondari infermi” e con riferimento particolare ai pazienti sottoposti a dialisi, si precisa quanto segue. .
La ASL è venuta a conoscenza di detti accadimenti attraverso la stampa locale,
ed ha appreso inoltre che risultano ancora in corso attività di indagini preliminari, le quali sono ovviamente coperte dal segreto istruttorio.
Nulla è stato finora comunicato dalla procura della Repubblica o dalla Guardia di
Finanza, né dalla Corte dei Conti.
Non appena le indagini saranno concluse sarà possibile, per la ASL di Pescara, quale parte offesa, assumere ogni opportuna iniziativa, anche mediante attivazione di indagini amministrative interne; e solo allora saranno possibili azioni nei confronti degli organismi di volontariato responsabili di eventuali illeciti configuranti un danno per la ASL e per la collettività.
In questa fase, azioni di revoca, fatte su esclusiva fonte giornalistica di notizia, sarebbero arbitrarie ed esporrebbero a possibili azioni di rivalsa.