I primi due provvedimenti di ammonimento nella Provincia, sono scaturiti a seguito di denuncia da parte di un genitore residente nella Valle Peligna al Questore dell’Aquila su episodi di cyber bullismo a mezzo epiteti vessatori su una chat di gruppo alla figlia minore, gli operatori del Commissariato di Sulmona e della Divisione Anticrimine di questa Questura, hanno proceduto ad un’attenta e delicata istruttoria su quanto segnalato, che ha permesso di ricostruire acclarate responsabilità in capo a coetanei della vittima, i quali con intenzionalità e persistenza, hanno tenuto subdole condotte persecutorie al fine di isolare la vittima dal gruppo, facendola tormentare da pesanti commenti anche da tutti i componenti del social in una corale derisione da parte di tutti.
È stata proprio l’esposizione alle offese e al dileggio della minore, protratta nel tempo e con le potenzialità diffusive degli strumenti telematici, informatici e dei social network dinanzi alla comunità di “amici” di cui la giovane ha fatto parte, che si è tradotta in un’ingiusta e insopportabile sofferenza nei confronti di quest’ultima, tale da indurre il Questore ad applicare l’art. 7 della legge nr. 71/2017 ammonendo formalmente due coetanei della vittima ritenuti responsabili di atti di cyber bullismo, in quanto hanno posto in essere atti prevaricatori che sono sfociati in veri e propri abusi emotivi, minando l’autostima e la serenità della ragazza che essendo nella fase di sviluppo si è trovata ancora di più vulnerabile alle azioni vessatorie.
Gli operatori della Polizia di Stato sono sempre molto attenti a queste fenomenologie e in particolare al cyber bullismo in tutte le sue manifestazioni, con azioni come questa a carattere preventivo e con una strategia volta all’attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minori coinvolti, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti, assicurando l’attuazione degli interventi senza distinzione di età.