E’ triste vedere come a Pescara, città aperta, dinamica, fulcro della movida abruzzese, si parli ancora di omofobia.
Il Consiglio comunale di Pescara boccia un ordine del giorno contro l’omofobia presentato dopo l’aggressione, avvenuta nella notte tra giovedì e venerdì, ai danni di un 25enne che, mentre stava passeggiando sul lungomare con il fidanzato, è stato insultato e poi picchiato da un gruppo di giovani. E’ sicuramente un fatto di cronaca riprovevole quello di cui tanto si parla negli ultimi giorni, ma è altrettanto vergognoso anche l’atteggiamento assunto da una destra che ha votato contro la mozione presentata dal consigliere Giovanni Di Iacovo (Pescara Città Aperta), in cui il sindaco Carlo Masci e la Giunta erano invitati a dichiarare che Pescara è una città che non discrimina e che ama e rispetta i suoi cittadini omosessuali e transessuali.
Dunque, davvero a Pescara non si è liberi di amare? Davvero a Pescara l’omosessualità crea così tanto imbarazzo?
Come coordinamento provinciale di Italia Viva, non possiamo che prendere atto di questa spiacevole situazione: innanzitutto siamo vicini al ragazzo aggredito e gli auguriamo una pronta guarigione, sperando che anche quella profonda ferita inferta nel suo animo possa presto rimarginarsi.
La nostra Pescara non può porre dei limiti all’amore, nella nostra città l’amore è sacro e nessuno può essere offeso né tanto meno colpito nel corpo e nello spirito per il solo fatto di amare una persona dello stesso sesso. E’ importante far luce su questa vicenda e far in modo che non si verifichino più fatti di cronaca simili.
Italia Viva è sempre dalla parte delle libertà della persona.
L’omofobia è una delle manifestazioni più odiose di intolleranza e di assenza di rispetto. Il rigetto della mozione, presentata dal consigliere Di Iacovo, da parte della destra di casa nostra costituisce una grave lesione a livello di civile convivenza che caratterizza la città di Pescara.