LA FORTUNA NON BASTA, DOMENICO PETTINARI PRESENTA LA PROPOSTA M5S PER LA SICUREZZA SUL LAVORO

La cultura della sicurezza è al centro della proposta del M5S per contrastare le morti sul lavoro anche in Abruzzo. Secondo “Open data” del Portale Inail, che riferisce sull’andamento delle denunce di infortunio e malattie professionali con cadenza trimestrale, le denunce su base nazionale di infortunio con esito mortale del periodo gennaio-marzo 2018 sono 212, l’11,58% in più rispetto al periodo gennaio-marzo 2017. L’aumento riguarda principalmente la componente maschile, per la quale si rilevano 20 denunce in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre per la componente femminile i casi mortali passano da 30 a 32 (+2). A livello regionale, spiccano le 15 denunce in meno (da 19 a 4) dell’Abruzzo, dato che però risente delle situazioni straordinarie nel gennaio 2017 delle tragedie di Rigopiano e Campo Felice, come sottolinea lo stesso Portale Inail.
Il trend nazionale, al di là dei casi straordinari, rileva come il lavoro può diventa luogo di morte per i cittadini, un trend in crescita che non può più essere accettato in un paese civile. La precarietà dell’occupazione e una scarsa regolamentazione sono diventate la norma, due fattori che rendono più probabili gli incidenti, specialmente in periodi di crisi, quando la salute e la sicurezza vengono colpevolmente messi in secondo piano.
Per fare un’inversione di rotta è necessario coinvolgere tutti gli attori: lavoratori, sindacati e aziende e addetti alla vigilanza e controllo. Giusto chiamare in causa la responsabilità sociale delle imprese, che spesso lasciano al caso la tutela dei propri operai, ma riteniamo che sia giusto che anche le istituzioni facciano la loro parte. Molti infortuni avvengono per l’assenza e qualità di procedure operative così come per la scarsa, o addirittura assente, formazione dei lavoratori alla sicurezza. Ma queste attività, come quelle di controllo, non devono tendere genericamente a ‘fare numeri’, bensì essere di qualità per ottenere risultati concreti. È fondamentale selezionare gli obiettivi, in modo da massimizzare l’efficacia.
E’ necessario un intervento complessivo per prevenire questa piaga: maggiori strumenti agli addetti al controllo, corsi di sensibilizzazione nelle scuole e maggiori risorse. Servono interventi efficaci anche da parte della Regione Abruzzo. Nasce così il progetto “La fortuna non basta – campagna di sensibilizzazione per la sicurezza sul lavoro” che mira a introdurre una serie di iniziative volte alla cultura della sicurezza. Da un lato saranno protagonisti gli Istituti Professionali e le Università in ambito progettuale i cui studenti parteciperanno a corsi per la sensibilizzazione e la conoscenza del tema. Pertanto auspichiamo che sia Regione Abruzzo ad agevolare questo tipo di iniziative attraverso stanziamenti ad hoc per i corsi di formazione e sensibilizzazione alla cultura del lavoro al lavoro. Dall’altra puntando ad ottenere negli appalti ad alta intensità di manodopera elevati standard sulla sicurezza, etica e responsabilità aziendale si aggiungeranno ulteriori provvedimenti a quelli già previsti dall’attuale normativa. Saranno mirati interventi di consulenza e controllo sulle aziende che hanno in appalto lavori pubblici con serrati controlli sulla sicurezza dei lavoratori e, per quelle che parteciperanno ai bandi per l’aggiudicazione, saranno introdotte verifiche stringenti sullo stato della sicurezza dei dipendenti.

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