Il 3 aprile alle ore 18.00 presso l’auditorium del GSSI in Via Michele Iacobucci, 2, nell’ambito delle iniziative di “Fatti di Memoria”, sarà a L’Aquila Tomaso Montanari, professore all’Università per stranieri di Siena. Lo abbiamo invitato a narrare il significato dei “luoghi della memoria” nella prospettiva di preservare il futuro.
Montanari è stato sicuramente tra coloro che si sono battuti per la ricostruzione della nostra città, organizzando nel maggio 2013 l’iniziativa “Storici dell’arte e ricostruzione civile” che portò a L’Aquila centinaia di storici dell’arte per dire che la ricostruzione dell’Aquilaera una questione centrale e nazionale e che era “giunto il momento di ricostruire, e di farlo attraverso la conoscenza: ricostruire, restaurare e restituire alla vita quotidiana dei cittadini il centro di L’Aquila; ricostruire il tessuto civile della nazione; ricostruire il ruolo della storia dell’arte come strumento di formazione alla cittadinanza e non come alienante dell’industria dell’intrattenimento culturale.”
Un’attenzione al nostro territorio che non è mai venuta meno anche con interventi puntuali su progetti insensati quali il parcheggio sotterraneo con annessi esercizi commerciali che l’amministrazione di allora voleva costruire sotto Piazza Duomo e con la partecipazione a un convegno organizzato dalla sezione cittadina di Italia Nostra nel novembre 2015. Proprio in quell’occasione, Montanari, denunciando la mancata ricostruzione civile, parlò dell’Aquila come di un laboratorio del futuro, in cui scorgere l’avvenire delle tante città d’arte italiane.
Sarà interessante il suo sguardo oggi su “L’Aquila 2019. Memoria del futuro”, titolo dell’iniziativa in occasione del decennale, con il racconto, prezioso e dalla prospettiva inusuale, di cosa la nostra città e la nostra esperienza hanno dato e stanno ancora dando al Paese.