Lo scorso 10 dicembre si sono concluse le celebrazioni organizzate dalla comunità albanese-aquilana e iniziate lo scorso 28 novembre in ricordo dell’indipendenza del Paese illirico nel 1912. Per l’occasione sono giunti in città il Ministro della Diaspora Albanese Pandeli Majko, alla sua prima visita estera dopo l’affidamento dell’incarico, e l’ambasciatrice Anila Bitri. Il Ministro ha incontrato il Presidente della Provincia, Angelo Caruso e il consigliere provinciale Vincenzo Calvisi, successivamente, presso Palazzo Fibbioni, ha avuto modo di colloquiare con il Vice Sindaco Guido Liris, l’Assessore alla Cultura Sabrina di Cosimo e l’Assessore alle Politiche sociali Francesco Bignotti, unitamente ad una delegazione di consiglieri comunali. Al centro dei colloqui, le relazioni del territorio abruzzese con l’Albania e il modello di integrazione della comunità albanese, da anni radicata nel tessuto produttivo aquilano e ben rappresentata dagli imprenditori Bedri “Pedro” Mahmutaj e Nezir Dakaj, fondatori dell’Associazione culturale Shqiponja.
Per i festeggiamenti conclusivi, celebrati non a caso nell’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, sono giunte in città anche le delegazioni di tre importanti comunità arbereshe di Casalvecchio di Puglia, Chieuti e Ururi, guidate dai rispettivi Sindaci. Le tre comunità non hanno voluto far mancare la propria vicinanza e affetto ai bimbi della casa Famiglia il Volo delle Aquile di Colle di Preturo gestita da Antonella Di Gregorio, festeggiando con loro nella mattinata.
Tanta partecipazione di pubblico all’evento organizzato in serata, dall’Associazione Shqiponja presso il Centro Sportivo Arcobaleno alla presenza di numerose autorità e Sindaci del comprensorio aquilano. La manifestazione, che ha avuto come presentatrice d’eccezione la conduttrice de laQTv Katia Visca, è stata impreziosita da un toccante filmato che ha ripercorso la storia dell’Albania e la sua attuale rinascita culturale ed economica. Grande commozione tra gli ospiti ha suscitato l’ingresso delle bandiere dell’Italia, d’Albania e della città dell’Aquila, scortate dai bambini della Società sportiva Real L’Aquila e dalla madrina della serata, la giovane Sabrina Mahmutaj vestita con un sontuoso abito tradizionale.
Purtroppo la kermesse, che ha messo in evidenza l’importanza dei valori della cultura della famiglia e dell’integrazione, avrebbe dovuto concludersi con l’esibizione della nota cantante albanese Maya, ma un fatale evento luttuoso l’ha colpita due ore prima dell’inizio dei festeggiamenti. L’artista, in evidente stato di prostrazione, ha comunque trovato la forza di salutare il pubblico presente in sala che ha testimoniato la propria vicinanza con un caloroso applauso.