Preg.mo Segretario
questa mattina lei ha trascorso qualche ora nella piana del Fucino ed i suoi collaboratori hanno scelto, come luogo della sua visita, il “Telespazio” come lo chiamiamo noi del luogo.
Arrivandoci avrà notato, anche se siamo alla fine della campagna agraria, che sulla pianura del Fucino si svolge un’agricoltura avanzatissima, le avranno sicuramente detto che sul questa fertile terra si coltivano 15.000 ettari di ortaggi a pieno campo che, con i trapianti e doppie colture, si moltiplicano le produzioni. Qualche suo consigliere locale gli ha sicuramente riferito che su questo pezzo d’Italia vi sono 83 centri di condizionamento e due grandi industrie agroalimentari, che vi operano 1.500 lavoratori autonomi, 700 operai fissi e impiegati, 8.500 lavoratori a tempo determinato e che, complessivamente, il distretto del Fucino impiega 15.000 occupati tra diretti ed indiretti che producono un PIL agricolo di non meno di 450 milioni di Euro.
Avrà sicuramente appreso che, nonostante gli articoli sulla stampa apparsi qualche giorno fa, le numerosissime e gradite (senza ironia) verifiche fatte dalle autorità di controllo non hanno scoperto ed arrestato caporali, ne rilevato fenomeni di gravità tale da considerare gli imprenditori agricoli del Fucino sfruttatori e schiavisti.
Nei giorni precedenti la sua visita avevamo letto che avrebbe visitato una di queste aziende agricole. Ci tenevamo tanto non solo perché dai suoi comunicati si legge che “in fondo la destinazione di questo viaggio sono le persone e le loro storie” ma, soprattutto, perché sul Fucino si pratica un’agricoltura molto diversa da quella rappresentata e sostenuta dall’attuale Ministro Maurizio Martina suo vice segretario. Avrebbe potuto toccare con mano che l’agricoltura produttiva e innovativa crea occupazione e ricchezza per gli addetti e per l’Italia, riempie gli scaffali dei negozi e supermercati per nutrire il paese, che l’orticoltura di pieno campo come quella praticata nelle nostre terre rappresenta uno dei pochi comparti agricoli dove il nostro paese non solo è autosufficiente ma è un importante esportatore in tutto il mondo.
Le avremmo sicuramente parlato dei problemi che abbiamo, molti dei quali creati dal Ministro Martina e molti altri che in quasi quattro anni non è riuscito a risolvere, vedi AGEA.
Preg.mo Segretario la sua non è stata una giornata persa. Il “Telespazio” è una grande realtà e noi agricoltori del Fucino ne siamo orgogliosi, tuttavia il vero motore della nostra zona da sempre e indiscutibilmente è l’agricoltura.
Purtroppo consiglieri disattenti le hanno negato questa esperienza che siamo sicuri vorrà colmare il più presto possibile.
Fabrizio Lobene
Presidente Confagricoltura L’Aquila