A seguito delle ripetute sollecitazioni e delle interrogazioni dell’ingegner Edmondo Laudazi, leader de “Il Nuovo Faro” e di “Rinascita Vastese” e candidato sindaco per la Città del Vasto alle elezioni amministrative 2016, inoltrate alla Direzione Generale, alla Programmazione sanitaria regionale ed alla Direzione tecnica della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, per venire a conoscenza delle date di inizio dei lavori del nuovo ospedale di Vasto e della ubicazione della sede del Corso di Scienze infermieristiche, l’assessore alla Programmazione sanitaria regionale, Silvio Paolucci, preferisce passare in rassegna la sfilza delle motivazioni che – a suo parere – da sei anni, impediscono la realizzazione del nuovo ospedale: dalle precedenti responsabilità della Giunta Chiodi sino alla recente mancata copertura delle risorse finanziare da impiegare nell’edilizia sanitaria abruzzese . Continua, però, a non fornire risposta alcuna su dove la Scuola infermieri – che ha il contratto di affitto in scadenza – dovrà proseguire i propri corsi universitari .
L’ing. Laudazi, nel rappresentare il grave malcontento dei cittadini vastesi in merito all’inadeguatezza della attuale organizzazione sanitaria locale, ribadisce : “Siamo stufi di storielle e di vaghe promesse in materia di sanità pubblica nel vastese; l’Assessore Paolucci è stato chiamato, in ragione del suo ruolo istituzionale, a fornire risposte e date precise sullo stato di avanzamento del progetto esecutivo del nuovo ospedale, anche a seguito dei suoi pubblici annunci alla cittadinanza vastese che definivano il progetto parte integrante di “un passaggio importante per la sanità regionale, con il via libera del Ministero competente sull’accordo programmatico con la Regione Abruzzo” (ndr). Lo stesso assessore regionale Paolucci avrebbe dovuto, quindi, semplicemente indicare le date di inizio e di fine delle attività previste ed assicurare la necessaria copertura finanziaria per fare fronte alla differenza di spesa. Appare, infatti, risibile che si possa costruire un ospedale come quello in cantiere, con la spesa preventivata, assolutamente insufficiente a consentire la conclusione dei lavori. La città di Vasto richiede, al contrario, il varo di un progetto di finanza ad hoc, che garantisca effettivamente la priorità di realizzazione dell’ospedale di Vasto, rispetto agli stanziamenti disponibili e, ad esempio, rispetto al lancio della costruzione del nuovo presidio ospedaliero previsto per la città di Chieti, che appare certamente sovradimensionato, rispetto alle effettive esigenze del territorio servito, alla dotazione complessiva delle infrastrutture sanitarie già esistenti in quel territorio e , soprattutto, rispetto alla anomala pianificazione delle fonti di finanziamento che si intende impegnare, che sembrerebbero utilizzare anche parte delle risorse manutentive degli altri ospedali della provincia di Chieti, tra cui Vasto. E ciò non è ammissibile, anche sotto il solo profilo della opportunità.
I cittadini vastesi rimangono, inoltre, ancora in attesa di sapere dove e quando sarà allocata la sede del Corso Universitario di Scienze infermieristiche, per la prosecuzione delle attività formative gestite, domanda alla quale Paolucci, ad oggi, non ha fornito alcuna risposta . E almeno questa risposta, dopo tutto il tempo trascorso dalla richiesta, non dovrebbe essere complessa da fornire da parte dei “costosi” direttori della nostra Asl n. 2 ”.