Riceviamo e pubblichiamo
Ancora una volta sentiamo la necessità di intervenire rispetto alla vicenda della messa in sicurezza dell’infrastruttura A24/A25. Siamo al paradosso per cui una necessità ovvia, visto il rischio cui l’infrastruttura e quindi gli utenti sono esposti, una necessità ribadita in atti normativi, divenuta obbligo dopo apposito intervento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è oggi ancora una volta esposta , per effetto di procedimenti burocratici incomprensibili ed inaccettabili, per chi quel rischio conosce, a ritardi o blocco dei cantieri dovuti non a carenza di risorse, ma fattispecie ancora più grave ed inaccettabile al mancato sblocco o messa a disposizione delle stesse. In questi giorni la collettività abruzzese è alle prese con le notizie che riportano in primo piano le scellerate inadempienze purtroppo drammatiche e non recuperabili rispetto ai fatti dolorosissimi della tragedia di Rigopiano, oltre al continuo riaffacciarsi del rischio sismico. Tragedia fatta di sottovalutazione, ed inadempienze. Noi pensiamo che tale condizione non possa e non debba ripetersi mai più. Le necessità di interventi tempestivi sull’infrastruttura sono noti, i cantieri avviati, tanti tantissimi lavoratori impiegati. Disagi da affrontare oggi per avere sicurezza domani, soprattutto lavori da terminare con le modalità previste negli atti normativi approntati, al fine di evitare di far ricadere il loro costo sugli utenti. Tutto ciò, in mancanza di provvedimenti che superino lo slittamento della messa a disposizione dei fondi, potrebbe risultare vano. Ovviamente i primi a pagare sarebbero i lavoratori impiegati nei cantieri, sicure vittime dei ritardi burocratici, pagherebbero però un prezzo salatissimo due concetti basilari ed irrinunciabili;sono la sicurezza collettiva ed il destino di quei territori attraversati l’infrastruttura, dalla quale come drammaticamente già dimostrato dipendono. Noi come organizzazioni Sindacali Aziendali di Strada dei Parchi, non possiamo taceretale rischio, non possiamo per quanto esposto e non possiamo perché nella concessionaria operano circa 450 dipendenti che oltre ad essere impattati dai destini della concessionaria sono anch’essi fruitori dell’infrastruttura. Per questo e per avere anche notizie dell’iter oramai quadriennale dell’approvazione del Piano Economico Finanziario dell’infrastruttura, abbiamo con urgenza richiesto di essere convocati presso il Ministero dell’Infrastrutture e dei Trasporti. I cittadini meritano una infrastruttura sicura i dipendenti certezze.
LE SEGRETERIE RSA STRADA DEI PARCHI
FILT-CGIL, FIT-CISL,SLA-CISAL, UGL-AT
Fontana D. Saulo A.Madonia G. D’Ortona N.