LEGA: D’INCECCO SU INCONTRO CON CITTADINI VIA ALPI-VIA TRIGNO

“L’emergenza sicurezza in via Alpi-via Trigno-via Sangro è in pole position tra le priorità del nuovo Governo regionale, un problema di cui dovremo occuparci già all’indomani del voto prevedendo sostegni concreti per incrementare i dispositivi di controllo e vigilanza che l’amministrazione comunale di Pescara del sindaco Alessandrini non è stata capace di garantire in alcun modo. E lo faremo attingendo al finanziamento di 1milione di euro che il vicepremier Salvini ha già annunciato per la videosorveglianza su Pescara. L’ho ribadito nel corso del nuovo incontro avuto con i residenti del posto, già presenti nella mia agenda delle priorità, persone perbene che, loro malgrado, si ritrovano a vivere in una sorta di Bronx, dove c’è zero manutenzione, zero attenzione da parte dell’amministrazione comunale, parchi invivibili, con urla, schiamazzi e risse continue sotto i balconi delle abitazioni e un quartiere finito nelle mani di decine e decine di extracomunitari che hanno preso possesso di un fabbricato privato, completamente nel degrado”. A dirlo è stato il Capogruppo della Lega al Comune di Pescara Vincenzo D’Incecco, candidato alle prossime elezioni regionali del 10 febbraio, che ha incontrato oltre un centinaio di cittadini del rione.

“Quando si entra in quel quartiere si finisce in un altro mondo da brividi – ha ammesso il Capogruppo D’Incecco -. Da un lato ci sono i fabbricati nuovi di zecca, ben tenuti, in cui abitano famiglie che lavorano, studiano, e si impegnano per mantenere pulita la zona. Dall’altro lato ci sono gli scheletri in costruzione inguardabili dei palazzi popolari di via Trigno, un cantiere fermo ormai da mesi, circondato da rifiuti e immondizia di ogni genere, con una gru spenta, luogo di spaccio, di consumo di droga e di prostituzione, come testimoniano le siringhe e i preservativi abbandonati a terra. A pochi metri, in via Ilaria Alpi, al civico 23, si entra nel vero Bronx, un palazzo privato, in condizioni di assoluta fatiscenza, abitato da centinaia di extracomunitari che ormai dettano legge in un quartiere dove alle 17 scende il coprifuoco e nessuno osa mettere il naso fuori dalla porta o dalla finestra di casa. Dalle scarse informazioni che i residenti sono riusciti a reperire, si sa solo che il palazzo ha un proprietario privato che nessuno vede da mesi. Qualcuno ha azzardato l’ipotesi che sul fabbricato gravi una pendenza di natura giudiziaria, ipotesi non confermata. Fatto sta che diversi appartamenti sono abitati da oltre una decina di extracomunitari letteralmente accampati in ogni angolo. I balconi sono divenuti impraticabili, con dentro ammucchiati bidoni per raccogliere l’acqua piovana, sedie e rifiuti di plastica di ogni tipo. All’interno degli appartamenti sembra che vengono utilizzate bombole del gas, forse per sopperire a qualche fornitura tagliata, e già tre anni fa ci fu un drammatico incidente, con una bombola esplosa dentro l’ascensore in mano a un extracomunitario gravemente ferito, ma salvo. Gli stessi residenti hanno raccontato, oltre che già denunciato più volte al Comune e alle Forze dell’Ordine, di aver assistito a scene inaccettabili: uomini che orinano all’aperto direttamente dai balconi, senza alcuna preoccupazione per l’eventuale presenza all’esterno di donne, anziani o bambini, e che, in condizioni di chiara ed  evidente alterazione alcolica, si riuniscono a decine sotto i palazzi di via Ilaria Alpi e via Sangro, o anche nella piazzetta del vicino supermercato, infastidendo i passanti e spesso scatenando risse tra loro, in poche parole seminando il terrore tra tutti coloro che oggi hanno la sventura di vivere nel quartiere. Personalmente sto seguendo la situazione già dal luglio 2017, promuovendo incontri, presentando segnalazioni ufficiali a sindaco e Prefettura, senza aver avuto, sino a oggi, alcun riscontro, e da questo momento abbiamo deciso di alzare l’asticella del dibattito – ha proseguito il Capogruppo D’Incecco – portando la vicenda all’attenzione del prossimo Governo regionale di centrodestra. Chiederemo interventi risolutivi al nuovo Governatore, sia come azione di pressing nei confronti di un’amministrazione comunale assente e inadempiente, sia in termini di sostegni per istituire, in quel quartiere, dei presidi di legalità e di vigilanza sino a oggi assenti e che arriveranno grazie al milione di euro di fondi straordinari annunciati per Pescara dal Ministro Salvini. Basta a interventi di facciata come gli sgomberi-spot, vogliamo pulizia, controlli e azioni forti anche nei confronti dei privati che lucrano e fanno business sulle spalle dei presunti profughi, affittando intere palazzine o singoli appartamenti a 20-30 stranieri, che non fuggono dalla povertà per venire a vivere nei nostri tuguri. Non solo: il quartiere dovrà risorgere, con aiuti concreti verso le Associazioni che già operano sul territorio per togliere i ragazzi dalla strada, associazioni che lavorano sul fronte dell’emarginazione. Da febbraio partirà la Regione con atti concreti, da fine maggio inizierà anche una nuova sinergia con la nuova amministrazione comunale di centrodestra”.

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